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PARLIAMONE: SANTA SANGRE – ALEJANDRO JODOROWSKY

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  • #45873
    Anonimo
    Inattivo

    A quanto pare nulla si muove, dunque scaglio la prima pietra: qualcuno l’ha visto?
    D’accordo, non è il classico film-panettone che si guarda a dicembre, però io l’ho trovato molto popcornoso, anche se meno popcornoso della Montagna Santa. Voi? Impressive, rancori verso chi l’ha proposto, teologie jodorowskiane o teleologie interpretazionistiche, commenti, elegie per l’elefante o requiem per il cinema…?

    #49144
    Stefania
    Amministratore del forum

    Ehm… io non l’ho ancora visto 🙁 Recupererò appena possibile! Scusate!

    #49145
    lithops
    Partecipante

    Visto ieri con degli ospiti di couchsurfing.
    Carmen, messicana: “Es una inutil locura”, Marie, francese “Mi era molto piaciuto El topo, un western surreale, ma questo Santa Sangre è un gâteau mal riuscito”., Denis, invece, si è addormentato dopo pochi minuti.
    Io avevo apprezzato molto la Montagna Sacra (soprattutto la genialità di Jodorowsky nel mettere in scena un libro “impossibile”, come Il Monte Analogo), mentre questo Santa Sangre mi è sembrato un film poco ispirato. Rimangono le solite ossessioni (i freak, il circo, qualche sprazzo bunueliano annacquato), ma, sotto sotto, mi è sembrato un carrozzone kitsch, innaffiato da litri di sangue al pomodoro.

    #49146
    EnToPan
    Partecipante

    Dunque, dopo aver visto la Montagna sacra avevo aspettative grandiose.
    Quel film mi è piaciuto tanto per tutti gli elementi che è riuscito ad assemblare, in maniera impeccabile.
    Con Santa Sangre sono stata colpita da “Pesantezza” ,purtroppo sono ipersensibile verso la violenza soprattutto se contro le donne ed anche se non è troppo accentuata, mi ha infastidito.
    M’infastidiscono addirittura i colori.
    Dettaglio che non ho capito, dato che l’immagine della madre era fittizia così come quella dei clown che lo seguivano ovunque- come è stata ispirata la sua fuga dal manicomio? Cosa l’ha indotto ad uscire da lì?

    #49147
    Anonimo
    Inattivo

    Mi è sembrato un insieme di tante, troppe cose, mischiate insieme senza che a nessuna venisse dedicata la giusta attenzione. La trama, anche se pare sia ispirata a una storia vera, mi sembra alquanto inverosimile e per questo poco coinvolgente. Forse meglio la prima parte della seconda, il finale era scontato.

    #49148
    Anonimo
    Inattivo

    L’immagine della madre per lui era reale, credo quindi sia scappato dal manicomio per via dell’allucinazione

    #49149
    Anonimo
    Inattivo

    boh, io non ci vedo tutto il pastrocchio che ci vedete voi. O meglio, sì, ce lo vedo. Ce lo vedo eccome. Ma è così lampante, un calderone con dentro così tanta roba allucinata e allucinante che ho faticato a non vederci proprio in questo milieu la forza del film. Credo sia qualcosa che abbia a che fare, con più forza e più sottigliezza ancora della Montagna Sacra, che comunque preferisco, della rinuncia al cinema, qualcosa che è come una spugna gettata ancor prima di iniziare una battaglia o, meglio, la scelta di iniziare la battaglia per la volontà (forte) di gettare la spugna. Poi vabbè, mi sembra invecchiato male.

    #49150
    lithops
    Partecipante

    Comunque, rivedendolo quasi interamente ho notato dei particolari che mi erano sfuggiti. Ho cominciato a rivalutare il film e comprendere, in parte, il mondo onirico e allucinato di Fenix.
    In effetti, ci sono delle scene che rimangono impresse, delle trovate notevoli.
    Rimane sempre un pastrocchio pacchiano, finto e fasullo, ma con un’anima visionaria interessante.

    #49151
    EnToPan
    Partecipante

    Il fatto di inserire tanti elementi in un solo film (sin troppi) è caratteristica ormai appresa di Jodorowsky. Basta guardare uno qualsiasi dei suoi film e più o meno si presente in tutti.
    (Sarei curiosa di leggere anche ciò che scrive, se fa lo stesso o riesce a seguire un’unica linea e farla comprendere pienamente).
    @bombus: posso chiederti cosa hai notato di nuovo ed apprezzabile?

    La scena che mi è rimasta più impressa è quella che segue la morte dell’elefante, in discarica. Forse è una parte stupida e non fondamentale del film ma l’ho trovata di forte emotività.

    #49152
    lithops
    Partecipante

    @sakurarosencreutz, avendo visto il film la prima volta in condizioni precarie avevo perso tanti dettagli scenografici. Mi sono piaciuti: i particolari dell’altare votivo della chiesa “sacrilega”, il lago di sangue, l’affollamento dei ragazzini nella scena (che è ha impressionato anche te) della discarica, il corteo funebre dell’elefante (con pierrot e bandiera americana senza colori), l’organetto in manicomio, l’incredibile “balletto” delle meretrici (con mariachi).

    #49153
    Stefania
    Amministratore del forum

    Che posso dirvi? Sono combattuta! Non posso dire che mi sia piaciuto, ma ammetto che, nel complesso, non mi ha lasciata indifferente.

    Diciamo che condivido molto questa frase di @bombus: “Rimane sempre un pastrocchio pacchiano, finto e fasullo, ma con un’anima visionaria interessante”.
    Nonostante la sovrabbondanza di elementi visionari e simbolici, il film ha un filo narrativo costante, mi azzardo a definirlo perfino lineare, comprensibile, a dispetto del guazzabuglio messo in scena.
    C’è il colpo di scena degno del thriller, un finale decisamente “poliziesco”, il serial killer buono per C.S.I.: insomma, contiene elementi “abbordabili” da qualsiasi spettatore medio (categoria nella quale rientro appieno 😉 ).
    E poi c’è il contorno onirico che, pur impalpabile, vista la sua natura, è il motore vero e proprio della storia.

    Quel che mi ha lasciata perplessa è la resa dozzinale di molti di questi inserti: non penso si tratti di penuria di mezzi economici, anzi. Credo che si tratti di una scelta di carattere autorale e la cosa mi interdice.
    La storia raccontata è così simile a quella di Psycho che non ho potuto fare a meno di fare un parallelo estetico con il lavoro di Hitchcock. La filosofia che muove i due autori è evidentemente diversa, eppure non sono riuscita a farne a meno. La pulizia formale di Hitchcock si contrappone al trashume di Jodorowski in maniera stridente, a tratti fastidiosa.

    Eppure, tornando a bomba, non posso negare che il film di J. non sia, a modo suo, incisivo ed indimenticabile.
    Mi è piaciuto molto il personaggio di Alma. Il fatto che il suo viso sia reso “neutro” dalla biacca e che ella non possa né parlare né udire mi ha fatto pensare che il suo personaggio rappresenti l’Amore incondizionato, quello che si basa sulla pura comunione di spirito (“alma”, dopotutto, significa “anima”), l’Amore ideale (ma, secondo J., possibile, anche in un mondo così animalesco come quello in cui si svolge la storia).
    Di fondo, quindi, penso che Santa Sangre sia un film profondamente (e disperatamente) romantico.

    Scusate, che voi sappiate… tale Claudio Argento che figura nei titoli come produttore e co-sceneggiatore è forse parente di Dario?

    #49154
    Stefania
    Amministratore del forum

    Ah, scusate, un’altra cosa!
    Forse, esagero coi parallelismi, però – per motivi che non mi sono chiarissimi 😀 – la seconda parte del film, diciamo, quella in cui assistiamo all’attività teatrale di Fenix-mamma, mi ha fatto venire in mente alcuni lavori di Almodovar. Probabilmente, ho fatto questo blando collegamento per via del peso narrativo del legame madre-figlio, così presente nel cinema del regista spagnolo ed esplicitatosi nella pellicola di J. nelle sequenze (quella al pianoforte, per esempio, mi è piaciuta molto) in cui Fenix “presta” le braccia alla madre /uccide su ordine della madre.

    #49155
    meryjo
    Partecipante

    @Stefania pensavo di essere l’unica ad averci visto un collegamento con Psycho ma a quanto pare siamo in 2. Appena si è cominciata a delineare la storia del presente di Fenix (quindi dopo la parte della sua infanzia traumatica), ho subito pensato al capolavoro d Hitchcock. Comunque il film non mi è dispiaciuto. Non avevo mai visto nulla del Jodorowsky e leggendo la trama del film lo aspettavo più splatter (cosa che non avrei apprezzato molto). Invece mi ha piacevolmente sorpresa. Diciamo che non lo condannerei del tutto, anche se forse non avendo visto la Montagna Sacra e non potendo fare quindi un paragone, il mio giudizio potrebbe essere un po’ troppo isolato. Vorrei comunque fare anche un piccolo appunto sulla colonna sonora, che ho trovato molto bella.

    #49156
    meryjo
    Partecipante

    ah @Stefania Claudio Argento è il fratello di Dario 😉

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