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Parliamone: Pranzo di Ferragosto- Gianni di Gregorio
- Questo topic ha 7 risposte, 5 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 9 anni, 3 mesi fa da Saturn.
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- 10 Gennaio 2015 alle 07:24 #46076EnToPanPartecipante
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14 Gennaio 2015 alle 02:28 #50806dontbefancypleasePartecipanteAaah! Son le 3 di notte e mi è venuta voglia di una bella carbonara, onesta e decisa proprio come ho trovato questo film = )
Ho apprezzato molto e sin da subito i dialoghi, che trovo fantastici per la loro naturalezza. Allo stesso modo mi sembra si muovano i personaggi: al negozio dove Gianni compra il vino, ad esempio, il proprietario che va a prendere le bottiglie… oppure… ma sì, in tutte le scene in realtà… per tutto il film c’è questa onestà, parola che apposta ho usato prima.
La vicenda è semplice, quello che accade riesce comunque sia a non risultare banale o troppo prevedibile.
È un film “alla mano”… scorre bene nella sua semplicità, non mi ha mai annoiato, anzi credo di aver avuto un sorriso stampato in faccia per gran parte della sua durata. Mi è piaciuto davvero.
Qualcosa di brutto in questo film? Gli orecchini della mamma di Gianni.16 Gennaio 2015 alle 06:56 #50807EnToPanPartecipanteUna bella sorpresa nella sua genuinità.
Scorrevole , da gustare.
Anche io ho apprezzato molto i dialoghi : apparentemente stereotipati (tra le donne in particolare . Esempio : in attesa della cena in cucina ) ma, ad una più acuta osservazione, specchio di ciò a cui siamo abituati -come le classiche e futili conversazioni sul meteo che tendiamo ad intrattenere quando la conoscenza non è profonda e non si sa come escludere l’imbarazzo.
Ho ritenuto spontaneo ed ironico anche il modo in cui è stata affrontata la difficoltà economica -in particolare nelle scene finali , con un dettaglio sugli sguardi speranzosi e supplichevoli delle signore.
Piccolezza non indicativa di forma: mi è risultato inevitabile notare le grandi borse a segnare gli occhi del 90% dei soggetti -stanchezza latente o peso della vita quotidiana.16 Gennaio 2015 alle 13:57 #50808icarusPartecipanteCredo di non aver colto il nesso difficoltà economica / sguardi… …signore 😐
16 Gennaio 2015 alle 14:06 #50809EnToPanPartecipanteAl termine è noto che lui voglia “disfarsi” il prima possibile delle tre , chiamando chi le ha condotte in quella casa (medico ed amministratore).
Nell’istante in cui gli vengono dati i 300 euro si passa ad un’inquadratura dettagliata degli sguardi delle donne.
Non credo lui sia mosso dal senso di pena , dalla supplica o dalla voglia di stare insieme ma è certo che quella cifra possa fargli comodo .
Sono, in sintesi, spinti da motivazioni diverse.16 Gennaio 2015 alle 17:54 #50810icarusPartecipanteAh bè certo, il personaggio di Gianni sembra rincorrere essenzialmente ciò che le anziane signore rifuggono con timore: un po’ di sana solitudine. Le esigenze della madre hanno preso il sopravvento su tutto, e lui, incapace di qualsivoglia ribellione asseconda passivamente i capricci di chiunque lo circondi. Non è forse un moto di invidia che lo spinge allo sfogo risata/pianto disperato nel confrontare sé stesso al suo amico, solo e spensierato, che riposa tranquillamente in camera da letto?
Gianni è caro, ma quant’è caro Gianni!… La generosità però richiede forza di spirito e lui non sembra invero esserne provvisto. Nessuno sembra accorgersi che Gianni è semplicemente rassegnato, o meglio, tutti fingono di non accorgersene. Amministratore, medico, amico e le stesse vecchiaccie, le quali ben sanno in realtà di essere ospiti poco gradite, ma si dicon pronte all’occasione a metter ugualmente da parte orgoglio e antichi dissapori pur di allungare quel momento di fittizia convivialità .
Mettiti una mano sul cuore sù, caro Gianni, che noi la mettiamo sul portafogli e tutto, forse, si aggiusta. E Gianni? Bè lui, proprio quando sembrava finalmente deciso a prendere una posizione, si umetta le labbra e intasca il disinteressato presente, assaporando di già mentalmente torrenti di vino nel quale annegare quel poco che resta di sè. Ma che volete? la vita, in fondo , è tutta un compromesso.21 Gennaio 2015 alle 21:00 #50811EhrandirPartecipanteDico la mia tanto per scrivere…
Non è esattamente il mio genere, ma ammetto che non mi è affatto dispiaciuto.
Lo spaccato italiano descritto, secondo me solo apparentemente in modo superficiale, è spontaneo e genuino, ricco di naturalezza – ottimo il tal senso il lavoro degli attori, e ancor di più la cura dei dialoghi. Una storia semplice, forse a tratti prevedibile, ma che riesce a trasmettere in modo leggero l’umanità dei personaggi, nei loro sentimenti e nei loro piccoli limiti. In questo senso, mi ha colpito. :]22 Gennaio 2015 alle 10:54 #50812SaturnPartecipanteIl film mi è piaciuto, e sono convinto che si tratti di un’opera importante. Come ha scritto Sakura, il gioco di sguardi e lo scambio di soldi finali sono particolarmente belli, oltre che significativi. Fra quegli sguardi, infatti, c’è anche quello della madre: è anche lei che paga, almeno dal punto di vista simbolico, per la compagnia del figlio.
Del resto si tratta di una madre piuttosto oppressiva. Nella prima parte del film c’è una scena in cui sentiamo le donne discutere degli amori falliti di Gianni e della supposta gelosia della madre nei suoi confronti, mentre lui è seduto in cucina, solo, a bere vino. Insomma, è chiaro che lui la sopporta a fatica. - AutorePost
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