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PARLIAMONE: Werckmeister Hármoniák di Béla Tarr
- Questo topic ha 17 risposte, 4 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni, 1 mese fa da Anonimo.
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- 21 Marzo 2013 alle 19:56 #45933AnonimoInattivo
Okay, forse siamo un po’ in anticipo, ma il mese volge al termine e io sono curiosissimo di sapere le vostre impressioni. Trattandosi di Béla Tarr, naturalmente, dovrete volgere le vostre impressioni in forma di salmo o preghiera.
22 Marzo 2013 alle 08:22 #49590EnToPanPartecipanteQuel “(del capolavoro)” -indipendentemente dalla mia impressione del film, che non ho ancora visto- sparirà,”SALLO!”
22 Marzo 2013 alle 09:20 #49591AnonimoInattivo@sakurarosencreutz, volevo soltanto essere obbiettivo e far risaltare le opinioni di tutti u.u
29 Marzo 2013 alle 09:40 #49592AnonimoInattivoOddio, ma ancora nessuno l’ha visto? O.o
31 Marzo 2013 alle 21:56 #49593veronsPartecipanteA dire il vero, io l’ho visto ieri…ma non sono in grado di esprimermi sul film in questo momento..devo rifletterci un pochino..
31 Marzo 2013 alle 22:02 #49594AnonimoInattivo@verons, situazione degna dei grandi film 😀
1 Aprile 2013 alle 19:37 #49595veronsPartecipanteNon sono tuttora in grado di esprimere un giudizio(sarà colpa del vino?)…è evidentemente un film denso di significato..e sono più che sicura di essermi persa qualcosa. Inizio col dire cosa ho apprezzato di più: la colonna sonora..la scena in cui Janos cammina verso di noi al buio, la signora Tunde che balla con il capo della polizia che non molla la pistola, la distruzione dell’ospedale e l’attimo di rinsavimento davanti a quel corpo magro, nudo, vilipeso, lo sguardo atterrito, incredulo di Janos, la balena abbandonata in mezzo alla piazza.
Insomma, mi è piaciuto ma penso che mi tocca rivederlo 😀1 Aprile 2013 alle 19:58 #49596AnonimoInattivo@versons, la colonna sonora è tipica di Béla Tarr. Non so perché, ma i suoi film mi sono sempre sembrate elegie, e quel suono d’organo è quanto di più azzeccato possa esserci… eppure Tarr definisce i propri lavori “commedie umane”. Forse c’è qualcosa di tragico nell’esistenza, nell’umanità – non so. Anche quella del ballo è un’immagine che è già ricorsa. In “Satantango” c’è una scena danzereccia favolosa, di bellezza pari a quella dell'”Arca russa” di Sokurov. A ogni modo, è da rivedere sicuramente, pure io non smetto mai di pensare di essermi perso qualcosa: lo vedo come un film sulla paura della libertà, sulla facilità delle illusioni, sulla dialettica del potere che attanaglia il popolo. Un film che non poteva non essere stato pensato e diretto da una persona non ungherese (o ex-sovietica, insomma).
1 Aprile 2013 alle 22:41 #49597lithopsPartecipanteBellissimo, pesante, controverso, da rivedere!
Quel che ho capito, subito dopo la visione:
Janos ha una visione del mondo ordinata, chiara, onesta, razionale, borghese. Niente è fuori posto nel suo mondo. Tutto è rassicurante e pacificato. Ma misteriose bande di criminali mettono in pericolo il suo piccolo universo: una catastrofe imminente viene annunciata. Ed ecco che puntuale arriva il Leviatano, il potere senza controllo, il mostro a due teste, personificazione del bene e anche del male. Proprio come il potere, che può essere ambivalente. E se insieme al Leviatano c’è anche un misterioso “principe del male”, con un potere carismatico enorme, verranno catalizzate forze negative e distruttive.
Intorno a Janos si confrontano anche due visioni contrapposte: un ritorno alla purezza antica, rappresentata dal professor Eszter, e la voglia di ripristinare l’ordine messo a repentaglio dalla fantomatica rivolta, con l’ex moglie di Eszter.
In estrema sintesi: non ci ho capito una mazza!!2 Aprile 2013 alle 09:33 #49598veronsPartecipanteAhahahahhah @bombus non sei il solo a non averci capito niente!c’è veramente tanta roba in questo film.
@yorick Sono daccordo sul fatto che non poteva essere pensato che da un ex-sovietico..da chi ha vissuto il totalitarismo.
Altre considerazioni a caso..La folla incitata alla violenza da un principe folle, distrugge qualunque cosa senza neanche sapere perché..l’uomo distrugge l’uomo e, in tutto ciò, c’è che ne approfitta in un certo senso per acquisire il potere per se stesso. E poi c’è Janos, un cuore semplice e innocente, che dalla distruzione del suo mondo ne esce distrutto. Sul ruolo di Eszter ho qualche perplessità..potrebbe rappresentare l’intellettuale che è chiuso nel suo mondo, nei suoi studi, che comprende(a differenza di Janos)quello che sta succedendo ma non fa nulla?o non può far nulla?2 Aprile 2013 alle 15:36 #49599lithopsPartecipanteSi potrebbe spiegare a capitoli, a pezzi. Vediamo di raccapezzarci meglio in questa babele di simboli oscuri:
“Una osteria, diversi astanti, quasi tutti ubriachi. L’oste annuncia la chiusura, vorrebbe sprangare tutto e tornare a casa, ma Janos deve ancora fare il suo numero, che consiste nello spiegare la rotazione terrestre e della luna intorno al sole. Gli astri sono impersonati dagli stessi ubriachi. Vorrebbe anche spiegare una eclissi solare (per lui l’eclissi, oltre che un oscuramento fisico, è anche una specie di oscuramento morale)
Mentre la pantomima va avanti una musica dolcissima si alza. Ma l’oste, anzitempo, butta tutti fuori e chiude il locale. Janos si reca, quindi, a casa di Eszeter, che dorme placidamente. Gli rimbocca le lenzuola e va via, camminando nella strada deserta, spettrale. Dopo essersi recato a casa, si prepara per andare al lavoro. Un enorme camion passa rombando, oscurando la poca luce dei lampioni e proiettando la sua ombra spettrale sui palazzi. La musica continua di sottofondo”. Fine del 1° capitolo. Sono passati circa 25 minuti, se ricordo bene.
Al prossimo capitolo 🙂 mah3 Aprile 2013 alle 08:06 #49600AnonimoInattivoUhm, dunque. Ci sono delle cose che mi sembrano abbastanza chiare. L’eclissi, per esempio. Simbolicamente, è l’eclissi che fa sì che la dialettica del principe abbia la meglio perché, con una simbologia illuminista, il lume viene oscurato, la ragione si spegne con conseguente obnubilamento morale. CI sono quindi il principe e la balena. Non è un caso che siano in due, perché come vede bene @bombus sono la faccia della stessa medaglia, anzi sono le due teste del Leviatano. In Hobbes, però, il Leviatano non è solo, c’è anche il Behemoth, che dovrebbe essere l’antagonista del Leviatano. Ora, il problema è capire chi è chi. Se stiamo con Giobbe, Leviatano e Behemoth sono creature che mostrano la potenza di Dio, quindi non potrebbero che essere il principe e la balena, e magari il protagonista potrebbe essere un novello Giobbe, ma questa interpretazione scricchiola troppo. Con Hobbes, viceversa, il Leviatano è lo stato, mentre il Behemoth è la rivoluzione, quindi, in modo piano, il principe e la balena sono le due teste del Leviatano, mentre il Behemoth è ciò che viene incarnato nel finale, o qualcosa del genere: il finale, in questo senso, dovrebbe essere strettamente collegato con Werckmeister, le cui armonie descrivono una perfezione celeste, un’armonia che intercorre tra i pianeti nell’universo che è perfetta immagine di Dio. C’è, quindi/forse, una sorta di compianto per l’umanità, che distrugge e si autodistrugge quando tutto intorno a lei è perfetto, un’umanità che, se stanno così le cose, non ha senso di esistere (Adorno dirà che, dopo Auschwitz, la filosofia non ha più senso di esistere). (Quindi, con @verons, vedo anche io in Eszter un intellettuale cieco, o meglio un intellettuale il cui fallimento negli studi di Werckmeister dimostra la lontananza tra umanità e perfezione celeste.) La scena che descrive @bombus mostra appunto questo: la lontananza tra gli uomini e gli astri, gli uni imperfetti e gli altri perfetti. Ripeto, è un film ungherese, e l’Ungheria nella seconda guerra mondiale è entrata in guerra a fianco della Germania, per poi essere travolta dall’Armata Rossa: il vegliardo che se ne sta nudo nel finale è palesemente un’immagine che ha a che fare con i lager e/o i gulag.
3 Aprile 2013 alle 18:12 #49601lithopsPartecipanteOk, @yorick, finalmente il Tarr svelato. Così viene spiegato a sufficienza quasi tutto; lo sapevo che avevi una mente portata alla disamina filosofica 🙂
Manca soltanto il ruolo della moglie di Ester e del generale, che sotto sotto fomentano la rivolta per poter poi ristabilire l’ordine. Il loro ordine. Ma per questo non c’è bisogno di ricorrere a Hobbes.
Comunque, vedo con rammarico, che fino ad adesso lo abbiamo visto solo in tre. L’ho sempre sostenuto: Tarr spaventa. Mette paura, molto più di un regista di snuff movie 🙂3 Aprile 2013 alle 18:18 #49602AnonimoInattivo@bombus, sì, la moglie di Ester e il generale mi sembrano molto i leninisti che scacciarono gli zar che stabilire in Russia un’altra dittatura.
Purtroppo è vero, l’abbiamo visto solo in tre. Spero vivamente che gli altri non siano riusciti a scaricare il torrent 😀
3 Aprile 2013 alle 18:45 #49603 - AutorePost
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