Visionando.

PARLIAMONE: Werckmeister Hármoniák di Béla Tarr

  • Questo topic ha 17 risposte, 4 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni, 1 mese fa da Anonimo.
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  • #45933
    Anonimo
    Inattivo

    Okay, forse siamo un po’ in anticipo, ma il mese volge al termine e io sono curiosissimo di sapere le vostre impressioni. Trattandosi di Béla Tarr, naturalmente, dovrete volgere le vostre impressioni in forma di salmo o preghiera.

    #49590
    EnToPan
    Partecipante

    Quel “(del capolavoro)” -indipendentemente dalla mia impressione del film, che non ho ancora visto- sparirà,”SALLO!”

    #49591
    Anonimo
    Inattivo

    @sakurarosencreutz, volevo soltanto essere obbiettivo e far risaltare le opinioni di tutti u.u

    #49592
    Anonimo
    Inattivo

    Oddio, ma ancora nessuno l’ha visto? O.o

    #49593
    verons
    Partecipante

    A dire il vero, io l’ho visto ieri…ma non sono in grado di esprimermi sul film in questo momento..devo rifletterci un pochino..

    #49594
    Anonimo
    Inattivo

    @verons, situazione degna dei grandi film 😀

    #49595
    verons
    Partecipante

    Non sono tuttora in grado di esprimere un giudizio(sarà colpa del vino?)…è evidentemente un film denso di significato..e sono più che sicura di essermi persa qualcosa. Inizio col dire cosa ho apprezzato di più: la colonna sonora..la scena in cui Janos cammina verso di noi al buio, la signora Tunde che balla con il capo della polizia che non molla la pistola, la distruzione dell’ospedale e l’attimo di rinsavimento davanti a quel corpo magro, nudo, vilipeso, lo sguardo atterrito, incredulo di Janos, la balena abbandonata in mezzo alla piazza.
    Insomma, mi è piaciuto ma penso che mi tocca rivederlo 😀

    #49596
    Anonimo
    Inattivo

    @versons, la colonna sonora è tipica di Béla Tarr. Non so perché, ma i suoi film mi sono sempre sembrate elegie, e quel suono d’organo è quanto di più azzeccato possa esserci… eppure Tarr definisce i propri lavori “commedie umane”. Forse c’è qualcosa di tragico nell’esistenza, nell’umanità – non so. Anche quella del ballo è un’immagine che è già ricorsa. In “Satantango” c’è una scena danzereccia favolosa, di bellezza pari a quella dell'”Arca russa” di Sokurov. A ogni modo, è da rivedere sicuramente, pure io non smetto mai di pensare di essermi perso qualcosa: lo vedo come un film sulla paura della libertà, sulla facilità delle illusioni, sulla dialettica del potere che attanaglia il popolo. Un film che non poteva non essere stato pensato e diretto da una persona non ungherese (o ex-sovietica, insomma).

    #49597
    lithops
    Partecipante

    Bellissimo, pesante, controverso, da rivedere!
    Quel che ho capito, subito dopo la visione:
    Janos ha una visione del mondo ordinata, chiara, onesta, razionale, borghese. Niente è fuori posto nel suo mondo. Tutto è rassicurante e pacificato. Ma misteriose bande di criminali mettono in pericolo il suo piccolo universo: una catastrofe imminente viene annunciata. Ed ecco che puntuale arriva il Leviatano, il potere senza controllo, il mostro a due teste, personificazione del bene e anche del male. Proprio come il potere, che può essere ambivalente. E se insieme al Leviatano c’è anche un misterioso “principe del male”, con un potere carismatico enorme, verranno catalizzate forze negative e distruttive.
    Intorno a Janos si confrontano anche due visioni contrapposte: un ritorno alla purezza antica, rappresentata dal professor Eszter, e la voglia di ripristinare l’ordine messo a repentaglio dalla fantomatica rivolta, con l’ex moglie di Eszter.
    In estrema sintesi: non ci ho capito una mazza!!

    #49598
    verons
    Partecipante

    Ahahahahhah @bombus non sei il solo a non averci capito niente!c’è veramente tanta roba in questo film.
    @yorick Sono daccordo sul fatto che non poteva essere pensato che da un ex-sovietico..da chi ha vissuto il totalitarismo.
    Altre considerazioni a caso..La folla incitata alla violenza da un principe folle, distrugge qualunque cosa senza neanche sapere perché..l’uomo distrugge l’uomo e, in tutto ciò, c’è che ne approfitta in un certo senso per acquisire il potere per se stesso. E poi c’è Janos, un cuore semplice e innocente, che dalla distruzione del suo mondo ne esce distrutto. Sul ruolo di Eszter ho qualche perplessità..potrebbe rappresentare l’intellettuale che è chiuso nel suo mondo, nei suoi studi, che comprende(a differenza di Janos)quello che sta succedendo ma non fa nulla?o non può far nulla?

    #49599
    lithops
    Partecipante

    Si potrebbe spiegare a capitoli, a pezzi. Vediamo di raccapezzarci meglio in questa babele di simboli oscuri:
    “Una osteria, diversi astanti, quasi tutti ubriachi. L’oste annuncia la chiusura, vorrebbe sprangare tutto e tornare a casa, ma Janos deve ancora fare il suo numero, che consiste nello spiegare la rotazione terrestre e della luna intorno al sole. Gli astri sono impersonati dagli stessi ubriachi. Vorrebbe anche spiegare una eclissi solare (per lui l’eclissi, oltre che un oscuramento fisico, è anche una specie di oscuramento morale)
    Mentre la pantomima va avanti una musica dolcissima si alza. Ma l’oste, anzitempo, butta tutti fuori e chiude il locale. Janos si reca, quindi, a casa di Eszeter, che dorme placidamente. Gli rimbocca le lenzuola e va via, camminando nella strada deserta, spettrale. Dopo essersi recato a casa, si prepara per andare al lavoro. Un enorme camion passa rombando, oscurando la poca luce dei lampioni e proiettando la sua ombra spettrale sui palazzi. La musica continua di sottofondo”. Fine del 1° capitolo. Sono passati circa 25 minuti, se ricordo bene.
    Al prossimo capitolo 🙂 mah

    #49600
    Anonimo
    Inattivo

    Uhm, dunque. Ci sono delle cose che mi sembrano abbastanza chiare. L’eclissi, per esempio. Simbolicamente, è l’eclissi che fa sì che la dialettica del principe abbia la meglio perché, con una simbologia illuminista, il lume viene oscurato, la ragione si spegne con conseguente obnubilamento morale. CI sono quindi il principe e la balena. Non è un caso che siano in due, perché come vede bene @bombus sono la faccia della stessa medaglia, anzi sono le due teste del Leviatano. In Hobbes, però, il Leviatano non è solo, c’è anche il Behemoth, che dovrebbe essere l’antagonista del Leviatano. Ora, il problema è capire chi è chi. Se stiamo con Giobbe, Leviatano e Behemoth sono creature che mostrano la potenza di Dio, quindi non potrebbero che essere il principe e la balena, e magari il protagonista potrebbe essere un novello Giobbe, ma questa interpretazione scricchiola troppo. Con Hobbes, viceversa, il Leviatano è lo stato, mentre il Behemoth è la rivoluzione, quindi, in modo piano, il principe e la balena sono le due teste del Leviatano, mentre il Behemoth è ciò che viene incarnato nel finale, o qualcosa del genere: il finale, in questo senso, dovrebbe essere strettamente collegato con Werckmeister, le cui armonie descrivono una perfezione celeste, un’armonia che intercorre tra i pianeti nell’universo che è perfetta immagine di Dio. C’è, quindi/forse, una sorta di compianto per l’umanità, che distrugge e si autodistrugge quando tutto intorno a lei è perfetto, un’umanità che, se stanno così le cose, non ha senso di esistere (Adorno dirà che, dopo Auschwitz, la filosofia non ha più senso di esistere). (Quindi, con @verons, vedo anche io in Eszter un intellettuale cieco, o meglio un intellettuale il cui fallimento negli studi di Werckmeister dimostra la lontananza tra umanità e perfezione celeste.) La scena che descrive @bombus mostra appunto questo: la lontananza tra gli uomini e gli astri, gli uni imperfetti e gli altri perfetti. Ripeto, è un film ungherese, e l’Ungheria nella seconda guerra mondiale è entrata in guerra a fianco della Germania, per poi essere travolta dall’Armata Rossa: il vegliardo che se ne sta nudo nel finale è palesemente un’immagine che ha a che fare con i lager e/o i gulag.

    #49601
    lithops
    Partecipante

    Ok, @yorick, finalmente il Tarr svelato. Così viene spiegato a sufficienza quasi tutto; lo sapevo che avevi una mente portata alla disamina filosofica 🙂
    Manca soltanto il ruolo della moglie di Ester e del generale, che sotto sotto fomentano la rivolta per poter poi ristabilire l’ordine. Il loro ordine. Ma per questo non c’è bisogno di ricorrere a Hobbes.
    Comunque, vedo con rammarico, che fino ad adesso lo abbiamo visto solo in tre. L’ho sempre sostenuto: Tarr spaventa. Mette paura, molto più di un regista di snuff movie 🙂

    #49602
    Anonimo
    Inattivo

    @bombus, sì, la moglie di Ester e il generale mi sembrano molto i leninisti che scacciarono gli zar che stabilire in Russia un’altra dittatura.

    Purtroppo è vero, l’abbiamo visto solo in tre. Spero vivamente che gli altri non siano riusciti a scaricare il torrent 😀

    #49603
    verons
    Partecipante

    Molto interessante @yorick
    Penso anche io che Tarr metta paura, io stessa c’ho messo un po’ a convincermi a vederlo…però ora sono curiosa di vederne altri. Consigli @yorick? Non dire Satantango che non sono pronta!:-D

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