CinemaGLBT

Film di genere poco conosciuti

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  • #45738
    lithops
    Partecipante

    Mi piace il cinema “GLBT” , perché di solito non sta a pettinare guanachi o solleticare armadilli. Va al sodo e, spesso, lo fa bene.
    Dando una occhiata al bel sito cinemagay.it ho notato che tra i 50 film di genere preferiti mancano alcuni titoli che meriterebbero maggiore attenzione.
    – Il primo, veramente bellissimo, è Soundless Wind Chime, opera del 2009 di un esordiente di Hong Kong. Poetico, delicato e ispirato, per me un piccolo capolavoro;
    – Altro titolo è Amphetamine, del 2010, sempre di Hong Kong. Pop, esagerato, un po’ caciarone, ma interessante.
    – Altro film che merita una visione: The mudge boy, del 2003, americano;
    – Altro titolo. Road movie, del 2002, coreano. Forse un po’ lento, ma molto bello.
    – Altro film notevole: the blossoming of Maximo Oliveros, film filippino del 2005. Colorato, pauperistico (more solito), da vedere;
    – Niente di che, invece, Cachorro e Chuecatown , film spagnoli, il primo sulla comunità ursina, solite commedie spagnole fintamente trasgressive.
    – Bellissimo, incantevole, invece, Il Fiume, del grande, immenso, Tsai Ming-liang.
    – Così come interessante è anche Tropical malady, film thailandese del 2004 di Apichatpong Weerasethakul (quello dello zio Boonmee).

    #47645
    ren84
    Partecipante

    Grazie per questo intervento. A parte Chuecatown gli altri non li conosco…ora vedrò subito di rimettermi in paro 😀

    #47646
    lithops
    Partecipante

    Altri tre titoli interessanti:
    – Circumstance, film iraniano recente (2011): amore lesbico adolescenziale a Teheran
    – Funeral parade of Roses: bellissimo film che ha ispirato Kubrick (Arancia meccanica). Attualissimo ancor oggi.
    – The king and the clown: anche se non è del tutto un film di genere. Ben fatto e spettacolare.
    (grazie per Fire (che non conoscevo, pur apprezzando la regista), lo vedrò presto!)

    #47647
    livez
    Partecipante

    Circumstance è carino, Funeral Parade of Roses è un’espolosione visiva, molto interessante, sembra un omaggio alla storia degli stili e delle correnti cinematografiche. Accattivante, quindi, non solo per il tema, ma anche per la realizzazione.

    #47648
    lithops
    Partecipante

    Visto Fire, non mi è dispiaciuto. Mia moglie invece lo ha adorato!
    Altri due titoli:
    – “All about love” di Ann Hui, la stessa regista di A Simple life.
    – The love of Siam, di un regista thailandese dal nome come al solito impronunciabile. Carino e con un ritmo che non ti aspetteresti da un film thailandese.

    #47649
    Anonimo
    Inattivo

    Uhm, segnalo anch’io un film, Fucking Amal. A dire il vero a me non è piaciuto moltissimo, cioè l’ho trovato abbastanza piatto e sostanzialmente non ben approfondito. Però magari a qualcuno piace, boh.

    #47650
    Anonimo
    Inattivo

    Oggi ho visto “Big bang love, juvenile a” di Takashi Miike. La tematica è questa, cioè GLBT, ma il regista è Miike, quindi… be’, quindi sostanzialmente fa tutto a modo suo. Credo sia uno di quei film GLBT che consiglierei più volentieri a un fascista che a una persona omosessuale, nel senso che probabilmente la persona omosessuale potrebbe sentirsene offesa. Comunque è un buon film (del resto è di Miike!), che gioca con i ferri del mestiere (inizia con un ciak, letteralmente); anche il modo in cui vengono svolti gli interrogatori è divertente e fuori dagli schemi, ingegnoso. Poi vabbè, non è “Yattaman” o “Zebraman”, per intendersi. Manco “Gozu”. Ma strutturalmente è molto vicino a film come “Audition”, o almeno per capirlo/interpretarlo è fondamentale la struttura psicologica soggiacente il film.

    #47651
    lithops
    Partecipante

    “Big bang love, juvenile a” anche a me è piaciuto molto, tanto.
    Avendolo visto un paio di anni fa, forse ho dimenticato qualche particolare, ma non mi era sembrato un film da consigliare ad un fascista.
    La pensi così per via del rapporto sadico che si instaura tra i due protagonisti?

    #47652
    Anonimo
    Inattivo

    @bombus, no. Cioè, sì. Il problema non sta nel film in sé, ma nella ricezione che può ottenere: viviamo in “tempi chimicamente tormentati”, e onestamente non penso che possa essere offensivo verso nessuno, ma penso, però, che qualcuno percepire alcune scene (v. la morbosità intrinseca) come “lesiva la personalità altrui”. Pertanto la premessa.

    #47653
    lithops
    Partecipante

    @yorick Non so perché, ma avevo il vago sospetto che avessi letto Infinite jest

    #47654
    Anonimo
    Inattivo

    @bombus, sei un almanacco vivente.

    #47655
    Krigerinne
    Partecipante

    Bel topic! Mi segno quelli che mi ispirano. Io consiglio “Brotherhood”, grezzo e freddo. Bellissimo.

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