Il primo film della cosiddetta Trilogia del tempo; il soggetto è dello stesso Leone insieme a Dario Argento e a Bernardo Bertolucci. Gli interpreti: Charles Bronson (Armonica), Claudia Cardinale (Jill Mc Bain), Henry Fonda (Frank), Jason Robards (Cheyenne). Le musiche sono di… vabbé, che ve lo dico a fare? 😀
Per capire i film di Leone basta avere gli occhi e gli orecchi. E’ un cinema di immagini e suoni, con dialoghi brevi, lunghi silenzi, panorami mozzafiato, una galleria di visi e interni straripanti di dettagli. Basti guardare le prime sequenze di questo film, ovvero l’arrivo alla stazione dei tre sgherri di Frank: il grande protagonista è il silenzio, contro il quale si insidiano piccoli e fastidiosi rumori (il cigolio di una cisterna, il gocciolare dell’acqua, il ronzio della mosca).
I primi 10 minuti sono da antologia, niente da dire… E il duello finale non è da meno, con quello stupendo flashback che svela la morte del fratello di Armonica! Se “C’era una volta in America” resta il grande capolavoro di Sergio Leone, mi piace pensare che “C’era una volta il West” sia il miglior film di Bob Robertson…
Un piccolo sasso in piccionaia a proposito delle (magnifiche, ça va sans dire) musiche di Ennio Morricone: non vi sembrano a volte un po’ “invadenti”? Mi riferisco ad esempio alla celebre sequenza del dialogo tra Jill e Cheyenne, ma allargando il campo un po’ a tutta la grande entrée della bella Cardinale (dall’arrivo alla stazione fino al citato dialogo); c’è un ripetersi quasi ossessivo del main theme con i violini che in qualche modo ‘opprime’ la figura femminile. Che ne dite?
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