Il film della staffa

[Anonimo]

Immaginate di dover morire domani. E siate così cinefili (e insensibili verso i vostri cari) da voler trascorrere le vostre ultime ore con un film, l’ultimo della vostra vita. Quale sarebbe?

– “My Life Without Me” di Isabel Coixet
– “C’era una volta in America” di Sergio Leone
– “Il cavallo di Torino” di Béla Tarr
– “Il favoloso mondo di Amelie” di Jean-Pierre Jeunet
– “L’arca russa” di Aleksandr Sokurov
– “Rosencrantz e Guildestern sono morti” di Tom Stoppard
– “Reazione a catena” di Mario Bava
– “Heimat 2” di Edgar Reitz
– “Melancholia” di Lars von Trier
– “Stalker” di Andrej Tarkovskij

[lithops]

Dalle nostre parti la “staffa” si fa per stare in compagnia, per sorridere, bere e stare allegri con gli amici. Ma noi siamo meridionali, abbiamo “il sole in fronte”. La troppa nebbia deve catalizzare pensieri tristi, malinconici, mortuari. Quasi come in Norvegia o in Finlandia.
Se dovessi morire domani, sceglierei un film allegro, spensierato, ottimista, che non mi faccia pensare a nulla: sceglierei “My Life Without Me”, di Isabel Coixet. Senza dubbio alcuno.

[Anonimo]

@bombus, che cosa razzista da dire O.o Mi spezzi il cuore 🙁

[Socrates gone mad]

Guarderei un film sul punk.
A parte gli scherzi e a parte i razzismi musicali e non, così su due piedi guarderei il mio film preferito, C’era una volta in America, se non altro perché dura un bel po’ e questo allontanerebbe la dipartita. Se invece dovessi scegliere un film a tema o comunque adatto all’uopo, boh, ci devo pensare un po’ e poi vediamo cosa salta fuori.

[Anonimo]

@dovic, effettivamente quello della durata era un problema che non avevo scorto, però credo che “Satantango” lo depennerei perché sia mai che non riesca a finirlo di guardare xD Dal canto mio direi “Il cavallo di Torino”: che la mia fine sia la fine di qualunque cosa.

[Socrates gone mad]

Chissà perché, @yorick, la scelta da parte tua di far coincidere la tua fine con la fine del mondo non mi stupisce affatto. Ahah!

[Anonimo]

@dovic, eh, ma perché non ci sarebbe gioia per chi resta. E poi la trovavo una cosa così megalomane da dire che mi dispiaceva non lasciar spazio al mio lato più egioco 😀

[hartman]

So che mi esporrò al pubblico ludibrio, ma penso proprio che vedrei “Il favoloso mondo di Amelie”..

[Anonimo]

@hartman, perché? Senza ironia, sono curioso…

[hartman]

Perchè è uno dei pochi film che mi ha regalato delle emozioni davvero autentiche, genuine, sebbene lo abbia visto in un momento particolare della mia vita e ormai circa 10 anni or sono (probabilmente il film giusto al momento giusto, secondo la tesi più volte espressa da @stefania che mi sento di appoggiare in pieno).. è un film che ho paura di rivedere perchè temo che il cinismo che ho accumulato in questi anni me lo faccia rivalutare, mentre sono assolutamente certo dell’autenticità di quelle impressioni avute allora..
in quell’occasione sarebbe una sorta di resa dei conti emozionale, non so se mi spiego..

[Anonimo]

@hartman, orpo, sembra essere l’equivalente per me di “Antichrist”. Però, proprio per questo, che sia valso in una determinata maniera in un preciso momento, io sarei ben lungi dal rivederlo.

[henricho]

Tra quelli in lista direi C’era una volta in America…anche se L’arca russa mi incuriosisce tantissimo e non sono ancora riuscito a vederlo…ma se dovessi dirne uno io…credo che rivedrei Rosencrantz e Guildestern sono morti…

[Mercoledì Addams]

Tutto Heimat 2 in lingua originale, senza alcun dubbio!

[caoszeta]

Memento, il mio film preferito, non si presta ad essere un film della staffa. Per questo, dopo attente riflessioni, penso rivedrei Stalker, giusto per assaporare il lungo cammino, magari facendo in modo di proiettarmi io stesso, verso “La Zona”.

[Socrates gone mad]

@hartman non ti facevo così tenerone, sergente 🙂 Ma tra un film di John Wayne e l’altro ci può stare anche Amelie.

[Autore]

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