corso di regia

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    sdac
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    REGIA CINEMATOGRAFICA, volete sapere di cosa si tratta ?
    Vorreste saper girare il vostro piccolo capolavoro?
    Volete far parte delle maestranze del cinema?
    info@sdac.it
    http://www.sdac.it
    010.2530643

    Curiosità:
    Il principale compito del regista consiste nella scelta degli ambienti e dei personaggi adatti a concretizzare l’idea originaria, adottando via via gli strumenti tecnici più opportuni e risolvendo i problemi che si presentano durante i vari stadi della lavorazione del film. Il responsabile della regia lavora a stretto contatto con una più o meno nutrita schiera di collaboratori, dallo sceneggiatore al direttore della fotografia, dagli operatori allo scenografo, dal fonico al musicista, dagli interpreti al montatore, anche se talvolta alcune di queste mansioni sono sostenute in prima persona dallo stesso regista. E’ inoltre compito del regista tenere in adeguata considerazione le disponibilità finanziarie e produttive, rispettando i piani di lavorazione previsti.
    Sebbene non sia agevole identificare con precisione i modi in cui sono stati e vengono tuttora declinati gli aspetti teorici e fattuali connessi alla regia (dall'”artigianato” degli esordi della settima arte alle rigorose elaborazioni di un Ejzenštejn; dalla subordinazione alle politiche delle case di produzione alla libertà pressoché assoluta degli indipendenti; dall’ossequioso rispetto della sceneggiatura al ricorso massiccio all’improvvisazione), è peraltro legittimo indicare almeno alcuni dei punti maggiormente ricorrenti e condivisi.
    Risulta ad esempio di grande importanza che già durante le sedute preparatorie il regista sia in condizioni di prevedere sia le questioni di ordine estetico e creativo sia quelle di natura eminentemente pratica (scelta degli attori, dei luoghi in cui girare, dei principali membri della troupe ecc.)
    In seguito, di concerto con il direttore di produzione, vengono solitamente stabiliti il piano di lavorazione e i tempi presunti di realizzazione, dopodiché – una volta effettuati i provini destinati a verificare la rispondenza degli attori e dei set prescelti alle esigenze del film – si passa alle riprese vere e proprie, nel corso delle quali possono sorgere le difficoltà più svariate (eventuali incompatibilità tra regista e interpreti, problemi ambientali o tecnici ecc.). Non esistono regole fisse nemmeno per quanto riguarda le stesse metodologie di ripresa: vi sono infatti registi che girano chilometri di pellicola, ripetendo più volte la medesima azione e riservandosi di selezionare la migliore in sala di montaggio, e altri che curano in maniera puntigliosa e nei minimi dettagli le fasi preliminari, dedicando largo spazio alle sessioni di prova. Terminata la successione dei “ciak” il regista dovrebbe infine sovrintendere, laddove possibile, alle fasi di montaggio (doppiaggio, sonorizzazione, incisione della musica, sincronizzazione, missaggio, stampa della copia definitiva del film).
    Le scelte fattuali operate all’interno delle diverse fasi di lavorazione del film sono infine profondamente legate alle variabili concernenti la personalità, l’originalità e lo spessore artistico di ciascun regista: è la particolare compenetrazione di questi aspetti a determinare la personale marca poetica di un regista, a definire il valore e il contenuto espressivo delle sue opere e ad aprire nuovi orizzonti all’interno di una professione in continuo divenire.

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