22 Ottobre 2014 in Morte a 33 giri

Ha una bella colonna sonora e un plot interessante (soprattutto nel suo farsi testimonianza della battaglia culturale affrontata dall’heavy metal in quegli anni). Per i fan di allora (ma anche di adesso) del genere musicale un piccolo cult.
Ma la pellicola possiede parecchie debolezze, dal pessimo co-protagonista a una vera e propria scarsità d’idee (per dirne una: in meno di 100 minuti abbiamo ben tre sequenze in auto con Curr a mettere il bastone tra le ruote… letteralmente).

Recensione completa

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