7 Ottobre 2018 in La donna più assassinata del mondo

Sufficienza solo perché mi ha portato a conoscere ambienti e personaggi che non conoscevo, o conoscevo solo superficialmente.
Contorto e visionario, strutturato in modo da non capire esattamente cosa sua vero e cosa finzione… sulla falsariga degli spettacoli splatter eseguiti sul palco del Grand Guignol.
La protagonista è realmente esistita, morta negli anni ’70, ben oltre il finale del film. Non avendo conoscienze sul tema non so quanto ci sia.di vero e quanto.di inventato… di certo la scenografia cupa e l’intreccio caotico non mi hanno aiutato a mantenere l’attenzione viva per tutto il film.

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