20 Aprile 2013 in L'orgoglio degli Amberson
(Sette stelline e mezza)
Dal punto di vista narrativo, la saga famigliare degli Amberson è il “classico” polpettone mélo, con ascese, discese, risalite, capricci, struggimenti e ripensamenti.
Tecnicamente, invece, questa pellicola è un laboratorio in cui Welles si è divertito a giocare con la macchina da presa, con le tecniche di rappresentazione cinematografica, con l’estetica del cinema, con le possibilità espressive dei fantastici chiaroscuri artificiali, con la fisicità dei suoi attori e, narcisista com’era, con la sua voce, a cui ha riservato i titoli di coda (forse) più originali (benché semplici, nella loro realizzazione) che abbia mai visto finora.