S. Darko

Ma dico perche ?? Lo sapevo già dal trailer che sarebbe stato deludente ma nonostante l’ho guardato comunque….
Ormai è fatta ( purtroppo ) parto dicendo che l’unica nota positiva è che Samantha Darko ( Daveigh Chase ) è la stessa attrice che primo film interpretava la piccola Samantha ( vi sembra poco, ma paragonato al film è una piccola soddisfazione ) per il resto che dire… riprende alcuni temi del primo ( la ricevente vivente, viaggi del tempo, acqua e metallo, vivi e morti manipolati ecc… ) che nel primo film lo hanno reso un capolavoro, invece in questo unite ad un narrazione cosi e cosi lo rendano inconcludente e noioso.
Speriamo che ha qualcuno non venga mai in mente di girare un film sull’altra sorella di Donnie o del babbo e la mamma perchè non c’è mai limite al peggio.

Purtroppo un film che è il seguito di un altro, se quest’ultimo, ha avuto un certo riscontro con la critica (positivo), questo prende in assoluto le veci, un carico grosso ovviamente che mette in secondo piano attori nonchè tutte le qualità tecniche che un film puo’ possedere, questo il caso di Samantha Aborto Darko.
Lontano anni luce dal predecessore, praticamente solo spirituale, dato che il caro S.Darko sembra non esser all’altezza anche solo di lasciare il cognome alla protagonista, figuriamoci una trama all’altezza.
Orrendo, da evitare.

Ho sopportato di vedere solamente i primi 15 minuti, spero non me ne vogliate ma non ho resistito oltre. Insomma, questi primi minuti non sono stati davvero entusiasmanti, assistendo alla scena di due frivole adolescenti che viaggiano in auto, manco fosse una commedia adolescenziale. Poi, all’entrata in scena di un tizio che aveva già fatto parte del cast di Gossip girl, mi è salito un forte istinto di buttarmi giù da un dirupo. Voglio dire, d’accordo che i sequel non sono mai all’altezza dei primi, d’accordo che raggiungere il livello di Donnie Darko era un po’ troppo, però qui hanno davvero sbagliato genere… Probabilmente l’ostacolo più grande stava nel cambio di regia e, si sa, che non tutti possono avere pari ideali e addirittura riuscire a realizzarli, come se li erano immaginati, su una pellicola. Ma qui sembra davvero che questo regista si fosse fatto un cocktail di commedie adolescenziali americane, e anche bello forte, prima di girare il film. Insomma, quel che posso dire è che mi rassicura il fatto di non essere andata a vederlo al cinema, nonostante ne fossi tentata, ho così potuto evitare di sprecare dei soldi per poi uscire dalla sala a metà proiezione.