Il morso del coniglio

Film davvero inquietante e soprattutto di difficile catalogazione, è un horror? Un thriller psicologico? O semplicemente una vendetta soprannaturale?
Comunque sia nonostante la sua lentezza trovo che sia un film che turba parecchio, la protagonista è una madre che deve far fronte a un lutto(la morte del padre) e allo strano comportamento della figlia che al compiere dei sette anni inizia a comportarsi in un modo preoccupante, quasi come se avesse una seconda personalità, facendo sprofondare la donna in una spirale di follia che molto ha a che fare con un terribile segreto che si porta dentro fin dall’infanzia.
Splendida l’interpretazione dell’attrice protagonista, bellissima la fotografia(i meravigliosi paesaggi australiani).
Ho dei dubbi sul finale, rappresenta metaforicamente la vendetta della defunta Alice nei confronti della sorella oppure è un’altra delle visioni di Sarah che si autopunisce per quanto fatto alla sorellina? E il coniglio? Era la reincarnazione di Alice per come l’ho capita io.
Comunque sia a me è piaciuto.
 

La fotografia e la regia, sorretti da un ansiogena colonna sonora, rendono questo film particolarmente inquientante. E sebbene non ci siano elementi soprannaturali, in una parte del film sembra di si, per poi chiarire le idee proseguendo verso l’epilogo.
Direi che questo genere si colloca molto vicino a strutture narrative come “Babadook” e sta sfornando qua e la molte pellicole su temi delicati.
Da vedere, almeno per il buon lavoro di fotografia, regia e montaggio. Ma credo che ognuno lo recepisca a modo proprio.
A me è piaciuto, bravissima la madre, molto bene interpretata.
6/10