Un non-film / 24 Agosto 2013 in Nostra signora dei turchi

Il cinema è la settima arte, e Carmelo Bene la tratta come tale (dis-facendola) riuscendo nel suo intento in maniera impeccabile, come suo solito.
Un film senza trama, senza dialoghi comprensibili, senza nulla. Un film senza film. L’unica costante è il ritorno di Santa Margherita (Lydia Mancinelli) che cerca di far redimere il martire protagonista Carmelo Bene.

Un grandioso monologo sulla filosofia del “vedere la Madonna”, una profonda critica alla Chiesa e diversi cambi di ambientazione sono gli unici colpi di scena in un film che racconta la storia di un inetto, che soffre per la propria condizione nel mondo, ma che allo stesso tempo rifiuta ogni aiuto, che sia di esseri umani (un uomo muore quando per la seconda volta il protagonista si sta lanciando dalla finestra) o di santi (Santa Margherita che tenta invano e più volte di far redimere il protagonista).
La pellicola maltrattata fà il resto: lascia spazio solo alla phoné, non esiste più dialogo, non esiste più linguaggio; solo rumore, solo significanti e non più significati.

Un film per pochi, a mio avviso, ma grandioso.

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