Lezioni di cioccolato

Film abbastanza brutto, però devo dire che ho riso. Il tizio che faceva Kamal, apprendo che si tratta di Hassan Shapi, mi ha fatto morire.
Diciamo che il film poteva svilupparsi in mille direzioni ed è rimasto piatto e scontato, mi sarebbe piaciuto vedere approfondite alcune tematiche (ad esempio la scena in cui Mattia viene ignorato quando chiede indicazioni stradali perché lo credono immigrato).
No, non mi è piaciuto proprio.

La prima parte del film mi ha divertita, ma -purtroppo- il ritmo e le trovate narrative sono scemate col procedere della pellicola: fino a quel momento, ero perfino riuscita a soprassedere alla palese incapacità recitativa della Placido (è sempre stata tanto bella quanto inespressiva, fin dai tempi di Jack Frusciante…: insomma, non c’è speranza, secondo me), all’inguardabile mise di Marcoré, all’improbabilità e stucchevolezza dei dialoghi, alla prevedibilità del racconto.
Argentero, qui, è simpatico (chi l’avrebbe mai detto?) e l’attore egiziano che interpreta l’operaio-cioccolataio è davvero buffo.

Luca Argentero è un geometra arrivista che fa lavorare in nero manovali extracomunitari.
uno di questi però lo obbliga a partecipare ad un corso di cioccolateria e così cambia tutta la sua vita…

Simpaticissimo! mi ha propio divertito, oltre a raccontare una storia che, seppure un po’ improbabile, è comunque originale e non banale!
Il tizio che impersona il manovale egiziano, Hassani Shapi, è lo Jedi di Guerre Stellari! ed è *esilarante*