M / 1 Ottobre 2020 in Killing

Esplorazione dell’etica di un samurai, di una persona appartenente a una casta pensata per uccidere ma che deve fare i conti con la propria morale.
Tsukamoto si dimostra per i primi 50 minuti il consueto maestro di costruzione e di ritmo, col suo solito montaggio turbolento fatto di una miriade di inquadrature e di movimenti di macchina: una furia che purtroppo si placa proprio quando deve trovare il suo culmine, in un’ultima mezz’ora sovraccarica di significati ma povera di quella tensione che cerca vanamente di far esplodere. Un peccato.

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