19 Aprile 2014 in L'ammazzagiganti

Una bella fiaba dai colori accesi e dai costumi sgargianti, che pecca però di un eccessivo servilismo nei confronti de Il 7° viaggio di Sinbad (1958).
Ne copia trovate visive e resa scenica, fino a portare sullo schermo intere sequenze fotocopia.
Qualche trovata interessante c’è, e nel complesso il film regge pure, ma per chi ha amato e conosce il cinema di Harryhausen si tratta di peccatucci che pesano.

Recensione completa

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