Infinity Pool

Cronenberg unisce in questo film due temi. Il primo è la storia (piuttosto ballardiana) di un uomo fallito e passivo, che finisce per diventare strumento di divertimento di un gruppo di ricchi annoiati in una località turistica di un immaginario paese balcanico. Il secondo è una fantascientifica (e scarsamente deterrente) pratica di espiazione usata per i criminali stranieri nello stesso paese. Disgraziatamente i due temi non si fondono: mentre il primo ha una sua validità, grazie anche a un interprete efficace come Alexander Skarsgård, il secondo non aggiunge nulla alla storia, anzi distrae lo spettatore, richiedendogli una non indifferente sospensione dell’incredulità. Si aggiunga anche l’uso di una droga psichedelica, che serve solo a confondere gli eventi e ad aggiungere qualche visione degna di Cronenberg padre. Tra gli interpreti Mia Goth, il cui erotismo un po’ intossicante non viene sfruttato a pieno. In conclusione, un film non riuscito, anche se mostra degli sprazzi interessanti di talento, purtroppo non ben disciplinato.