it’s a free world / 10 Maggio 2017 in In questo mondo libero
Quante cose aveva capito nel 2002 Loach.. il contraddittorio empowerment femminle, la crisi del maschile…. Bravo!
Quante cose aveva capito nel 2002 Loach.. il contraddittorio empowerment femminle, la crisi del maschile…. Bravo!
Come dire, si sente moltissimo il suo spirito profondamente “operaio”. Nessun altro regista finora mi ha dato questa sensazione di vicinanza alla realtà più che realismo. La “sfruttatrice normale” Angie è perfetta, ingranaggio di un mondo che deve in qualche modo “giustificare” il precariato.
Sento che devo rimediare al più presto con gli altri suoi lavori
Angie e la sua voglia di emergere in un’ambiente totalmente maschile, la sua freddezza, la sua tenacia, il suo essere cinico all’esasperazione pur di riuscire. Lei è tenera ma spesso pesanetmente dura e arida nei confronti del prossimo. L’obiettivo si raggiunge nonostante tutto. Tremendo.
Bel film che condanna il mondo dei clandestini e dello sfruttamento di questi.
Duro ma bello.
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