M / 14 Dicembre 2018 in Il partigiano Johnny

PREMESSA
Godard sosteneva, e presumo sostenga ancora, che per trarre un film di alto livello da un libro sarebbe prerogativa scegliere un romanzo mediocre, perché la letteratura più grande possiede caratteristiche proprie irriproducibili in un medium diverso quale quello cinematografico. La brutta letteratura, invece, perlopiù basata sulla pura trama, sarebbe facilmente plasmabile, trasformabile e quindi ricollocabile nell’universo filmico.
Non mi ha mai persuaso l’affermazione di Godard, che è d’altronde celebre per il fare provocatorio (a cui però ha sempre prestato fede: ha tratto una marea di film geniali da libri dimenticabili), e non mi ha mai persuaso perché le controprove sono troppe (da Rashomon a Il Gattopardo, da Arancia meccanica a Satantango): il vero autore di cinema, in quanto tale, è capace di piegare il testo scritto all’esigenza della rappresentazione filmica, e di farlo anche con risultati grandiosi.

SVOLGIMENTO
Uno dei film che farebbero venir voglia di dar ragione a Godard.

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