Il partigiano Johnny
/ 20006.914 votiIl film racconta in maniera cruda e fisica della lotta partigiana, delle rappresaglie, dei rastrellamenti e del clima di estremo caos, confusione e incertezza di quel periodo. Dopo l'8 settembre 1943 l'universitario Johnny diserta dall'esercito di Roma e ritorna a casa, ad Alba. Si aggrega alla prima formazione partigiana che incontra, i rossi, e poi agli azzurri pur non condividendo le loro ideologie. Johnny si ritrova ad affrontare il duro inverno del 1944 da solo, disilluso e amareggiato.
PassionSilver ha scritto questa trama
Titolo Originale: Il partigiano Johnny
Attori principali: Stefano Dionisi, Gabriele Montanari, Toni Bertorelli, Lina Bernardi, Fabrizio Gifuni, Stefano Scherini, Maximilian Nisi, Flavio Bonacci, Antonio Petrocelli, Andrea Di Casa, Pietro Perotti, Renzo Lori, Francesco Procopio, Giovanni Esposito, Marco Piras, Fulvio Milani, Antonio Leotti, Alberto Gimignani, Giuseppe Cederna, Davide Lorino, Umberto Procopio, Barbara Lerici, Enrico Olocco, Claudio Amendola, Maurizio Santilli, Andrea Prodan, Felice Andreasi, Nicola Pannelli, Gianmaria Patrone, Alberto Hoiss, Andrea Bruschi, Lucio Zagaria, Dario Leone, Gabriele Tesauri, Ferruccio Casacci, Michele Melega, Daniele Comba, Carlo Giraudo, Chiara Muti, Michele Di Mauro, Fausto Paravidino, Marilena Biestro, Massimo Mirani, Sergio Troiano, Luisella Tamietto, Silver Veglia, Franco Ravera, Luisa Riccio, Fabio De Luigi, Luis Cabases, Marina Rista, Fiorenzo Cane, Cesare Peracchio, Olivia Manescalchi, Erika Petronini, Stefania Pingione, Stefano Moretti, Flavio Insinna, Paola Rota, Stefano Campi, Umberto Orsini, Mostra tutti
Regia: Guido Chiesa
Sceneggiatura/Autore: Guido Chiesa, Antonio Leotti
Colonna sonora: Alexander Bălănescu
Fotografia: Gherardo Gossi
Costumi: Marina Roberti
Produttore: Domenico Procacci
Produzione: Italia
Genere: Drammatico
Durata: 135 minuti
Dove vedere in streaming Il partigiano Johnny
PREMESSA
Godard sosteneva, e presumo sostenga ancora, che per trarre un film di alto livello da un libro sarebbe prerogativa scegliere un romanzo mediocre, perché la letteratura più grande possiede caratteristiche proprie irriproducibili in un medium diverso quale quello cinematografico. La brutta letteratura, invece, perlopiù basata sulla pura trama, sarebbe facilmente plasmabile, trasformabile e quindi ricollocabile nell’universo filmico.
Non mi ha mai persuaso l’affermazione di Godard, che è d’altronde celebre per il fare provocatorio (a cui però ha sempre prestato fede: ha tratto una marea di film geniali da libri dimenticabili), e non mi ha mai persuaso perché le controprove sono troppe (da Rashomon a Il Gattopardo, da Arancia meccanica a Satantango): il vero autore di cinema, in quanto tale, è capace di piegare il testo scritto all’esigenza della rappresentazione filmica, e di farlo anche con risultati grandiosi.
SVOLGIMENTO
Uno dei film che farebbero venir voglia di dar ragione a Godard.
Leggi tutto