8 Settembre 2013 in Gorbaciof
Sempliciotto ed ingenuo, Servillo quasi muto salva la baracca e… eppur piaciucchiommi. Forse, ogni tanto, quando vaghezza mi punge, una storia sentimentale à la Bella e la Bestia può farmi piacere.
Sempliciotto ed ingenuo, Servillo quasi muto salva la baracca e… eppur piaciucchiommi. Forse, ogni tanto, quando vaghezza mi punge, una storia sentimentale à la Bella e la Bestia può farmi piacere.
Consigliato da un amico, Robè, questa me la paghi!
La noiosa storia del sosia muto di Francesco Mandelli, che si veste per 15 giorni allo stesso modo, appassionato del gioco d’azzardo e di una ragazza cinese identica a tutte le altre ragazze cinesi.
Sceneggiatura latente, approssimativa e deficitaria.
Più che un film è un quiz per noi napoletani: “indovina la location”.
Senza Servillo sarebbe un film inutile. Grazie a Servillo è passabile, nonostante il palese scopiazzamento da Lost in Translation e Pulp Fiction.
Sono uscita dal cinema chiedendomi “Ma che cazzo..?”
Regia essenziale, parole poche, storia appassionante e Servillo strepitoso = ottimo film !
Film esile con una sceneggiatura modesta e una regia con poche idee. Anche Servillo non convince, gigioneggia più del solito. La scena finale all’aereoporto è un cult…
Non ci sono citazioni.
Non ci sono voti.