Recensione su God Bless America

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Goduria. / 26 Agosto 2012 in God Bless America

Immagina una vita fallita, senza lavoro e senza famiglia, una vita senza più aspettative perché ha i giorni contati, una vita di solitudine perchè sei circondato da idioti e non sai come farti degli amici, una vita in cui non puoi nemmeno dormire in pace la notte perchè hai devi vicini rumorosi, che non si preoccupano di esserlo, una vita dove vieni bombardato in ogni momento dai media con i suoi programmi stupidi, fatti di gente stupida, per spettatori altrettanto stupidi. Bè, questa è la patetica vita del protagonista di God bless America. Il suo nome è Frank (ma non è importante).. e Frank (Joel Murray) ne ha le palle piene di questa insulso modo di esistere.

Ed è proprio per queste ragioni che tira fuori la pistola dall’armadio, va a sparare in faccia ad una ragazzina capricciosa e viziata, vista in un programma televisivo (stile My sweet 16, in onda su Mtv), con l’intento di suicidarsi subito dopo.

Ma perchè puntarsi una pistola in bocca, quando puoi puntarla contro chi detesti di più?! Ed è qui che entra in scena Roxy (Tara Lynne Barr)
, una 16enne “anomala” e sciroccata, che lo salva dalla morte, trasformando definitivamente Frank in un killer di persone non-gentili (più comunemente definite “stronzi”) e che lo accompagnerà in giro per gli USA durante questa missione “purificatrice”.

God bless America è la commedia perfetta. Sarcasmo e cinismo tinti di rosso sangue. E’ l’incarnazione dello spirito di quelli che, come me, detestano i palinsesti tv o la gente che parla, pur non avendo niente di interessante da dire. E’ la raffigurazione visiva della scena che puntualmente ci si para davanti quando un imbecille tenta di colloquiare con noi puntando ad argomenti banali (credendo che siano al nostro livello ._.) e privi di sostanza, come appunto, i talent show o la partita di calcio della sera prima.
God bless America è l’esatto momento in cui vorreste tirare fuori uno splendido AK-47 dalla borsa e fare un buco in testa al suddetto imbecille, pur di farlo tacere.

Io l’ho vista come un’ottima critica alla società odierna, basata non più su dei valori concreti, ma sulla stupidità e la semplicità degli aspetti più materiali della vita. E’ la liberazione spirituale di chi non sopporta più questa mediocrità dilagante. Però effettivamente la forza critica di questo film è il suo stesso limite. Cioè, mi spiego. Chi decide di guardarlo, visto che non è facile da trovare (devi cercartelo appositamente), la pensa già come i due protagonisti. Non è un film fatto “per sensibilizzare” le persone, ma punta a confermare delle idee già preesistenti. In ogni caso è una pellicola da vedere.

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