Dance for life

Ho storto il naso per tutto il film, pensando a quanto scadenti fossero la sua sceneggiatura, condita con dialoghi letteralmente imbarazzanti, e l’assenza di abilità recitative da parte dei suoi interpreti: a conti fatti, questo film tralascia completamente l’uso di una narrazione coerente ed intrigante, a favore di pur belle immagini di danza (perché realizzare un film di fiction, allora?) e di ingenuità da fotoromanzo.
Eppure la scena finale, in cui la danza si propone come veicolo spontaneo di emozioni e loro liberatrice, insieme ad alcuni accorgimenti tecnici (la camera a mano, per esempio) che sono riusciti a cogliere e ad insistere sulla spontaneità del momento, mi ha fatto pensare che, se adottato lungo tutta la pellicola, questo registro avrebbe potuto rendere interessante l’intero prodotto.
Il cinema, come la Storia, però, non si fa con i “se” e con i “ma”.

Dancing for Life offre una visione delle aspirazioni e dei conflitti di due generazioni. Il costante confronto tra i sogni (quelli mai realizzati e quelli che potrebbero realizzarsi) e la realtà’, segna la vita di genitori e figli. Ambientato in Calabria con un cast di giovani attori, il Film e’ una storia di piccole e grandi scoperte e di profonde sensazioni. Da vedere assolutamente.

Felicissima e onorata di aver partecipato in questo film. È stata un esperienza indescrivibile, unica e ricca di un susseguirsi di grandi emozioni… un cast fenomenale e unito come non mai! Un atmosfera di grande familiarità. Un GRAZIE di cuore al regista FRANCESCO MAZZA per aver dato a tutti noi questa opportunità, perché la danza non è solo sudore, sacrificio, fatica… ti fa sognare e ti fa sentire speciale e unico … come tu hai fatto con ognuno di noi.. un GRAZIE ANCHE AI GRANDISSIMI COREOGRAFI che nonostante siano dei grandi, sono di un umiltà fenomenale: Keith Young, Sharon Ferrol Young e Daniela Malusardi!