Crazy Thunder Road

Visioni di un desolato deserto urbano post-apocalittico disseminato di grossi pezzi di rottami meccanici. Un ronzio elettronico sulla colonna sonora. Queste impressioni iniziano in una sequenza sconcertante, a fuoco rapido, di cromo, neon e docce di scintille accanto all'urlo di motori ruggenti, mentre i ragazzi in pelle nera con le acconciature della Be-Bop High School cavalcano minacciosamente nella notte al debutto teatrale da indiscutibilmente il regista più importante che emergerà dal Giappone negli anni '80. Completato dall'ex musicista punk Ishii per la sua laurea in cinematografia alla Japan University di Tokyo, questo film per motociclisti dal taglio vivo è un tour-de-force dell'auto-erotismo automobilistico. Inizialmente girato su 16mm, Toei rimase così colpito da questo violento contraccolpo controculturale contro la lanugine dell'anodyne che caratterizzava il cinema dei primi anni 80 che lo fece saltare fino a 35mm per la distribuzione teatrale.

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