Conquest

Conquest è la risposta italomessicospagnola al Conan amerigano. Solo che il budget non è di 20 milioni di dollari come per Millius, ma è composto perlopiù da un buonosconto di 50.000 Lire da spendere in cartolibreria.
Sceneggiatura ridicola, dialoghi grossolani, effetti speciali poco speciali, musiche di Simonetti poco adatte. Salva la baracca (per modo di dire) il mio amato Fulcione che le prova tutte per tentare di mantenere un minimo di standard. Tra nebbie e cieli rosso sangue prova a creare qualcosa di etereo, di rarefatto, utilizzando una fotografia ovattata che da un lato disturba la visione più del dovuto, ma allo stesso tempo copre le magagne produttive dove possibile.

Privo di fantasia e di mezzi il film si pone comunque tra i migliori esempi di fantasy all’Amatriciana dell’epoca con alcuni momenti cult se non cultissimi.

Il film segnò il divorzio tra Fulci e il produttore Giovanni De Clemente.