Ironicamente profondo / 9 Dicembre 2014 in Cloudburst

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Le possibilità nella vita appartengono solo ad alcune categorie di persone??

A volte, la storia dell’umanità, e le storie che incrociamo nel nostro percorso sembra lasciarci intendere
che alcune vite, alcune storie, alcuni racconti.. alcune possibilità per vivere la nostra vita
appartengano solo agli appartenenti ad alcune categorie.

L’appartenenza a quel tipo di persone che per ideologia e modi comportamentali si possono catalogare ad un gruppo
di loro simili per cui le esistenze, storicamente hanno in qualche modo segnato il passato marcandone il futuro
degli stessi appartenenti è parte della nostra evoluzione storica.

Fortunatamente nel corso del tempo questa sorta di regola non scritta viene sfatata, ribaltata e spesso dimenticata
ma molto spesso a caro, carissimo prezzo.

Questo film mi ha lasciato questa sorta di messaggio, andando un pò contro la banalità e contro il luogo comune,
contro il bon ton e il politacally correct..

Oltre a regalare qualche sorriso da commediola soft mi ha lasciato quel sapore di libertà che accompagna l’immagine
di ogni essere umano o quella che dovrebbe forse essere

Non esistono possibilità di vita che appartengano solo a determinate categorie, esistono categorie che facilitano
la concretizzazione di queste possibilità ma allo stesso tempo estono auto attribuzioni a categorie che giustificano
la mancanza di forza e coraggio, la mancanza di fede e determinazione per inseguire i propri sogni.

Il film a me ha parlato di questo, ha parlato di una madre morente che si dice costretta a rispettare il suo stato sociale
e attende il termine della sua esistenza, di un figlio che rientra negli schemi per sopravvivere ma ne esce appena può per
vivere, che accetta la rassegnazione della madre ma sceglie di non conformarsi.

Parla di due donne, lesbiche (ma in realtà è una parte marginale del senso del film secondo me) che sembrano conformate
allo standard di coppia con un elemento padrone e potente e l’altro forse un pò succube e addombrato dalla personalità del primo

Parla dell’insegumento di un sogno che più che trovare riscontro nella concretezza lo cerca nella profonda ideologia che quella
concretezza cela.

Parla della presa di consapevolezza che l’amore è spesso fare un passo indietro per il benessere dell’altro e parla anche di
come non sempre chi appare fermo e deciso sia nella posizione di consapevolezza e dominio rispetto a chi appare invece più
pronto ad adeguarsi e a vivere con estrema leggerezza.

Ci consiglia di aggrapparci a quei giorni che rendono la nostra vita meravigliosa piuttosto che a quelli che accorpiamo per tentare
di farlo.

Alla fine rafforza il pensiero che non esistendo regole per vivere le nostre vite nella maniera più giusta per noi, non esistono
nemmeno metodi per poter giudicare quelle che non ci appartengono..

Leggi tutto