Il potere della mutanda / 22 Maggio 2018 in Capitan Mutanda
Non ho mai letto nessuno dei libri di Dav Pilkey da cui è tratto questo lungometraggio animato e, quando ho deciso di vedere Capitan Mutanda, non avevo assolutamente idea di cosa mi aspettava sullo schermo. Forse, proprio per questo motivo, sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo film animato e mi sono davvero divertita come non mi capitava da qualche tempo.
In particolare, ho apprezzato la raffica di situazioni comiche desunte dallo slapstick classico e la continua esaltazione della fantasia. A tratti, i dialoghi (ho visto il film doppiato in italiano, per cui mi riferisco a quelli adattati) mi hanno fatto ridere tanto.
Il preside Grugno e il professor Pannolino, poi, mi hanno fatto davvero sbellicare.
Sono rimasta più perplessa, invece, nella definizione dei due giovani protagonisti, George ed Harold, simpatici sì, ma assolutamente interscambiabili fra di loro (pigmentazione della pelle a parte…), privi di un carattere peculiare.
Bizzarra (ma non del tutto inusuale) la scelta di affidare l’intero doppiaggio, nostrano e originale, a voci adulte.
Curiosità: nella versione in lingua inglese, l’antipatico secchione Melvin è doppiato da Jordan Peele, attore e regista, Oscar 2018 per la sceneggiatura di uno degli horror più chiacchierati dello scorso anno, Get Out.
Il character design, che, web alla mano, mi sembra ricalcare quello proposto nelle illustrazioni dei libri, è originale, divertente e facile da riprodurre. Sarà che la produzione del film è stata affidata alla Dreamworks, ma, com’è, come non è, soprattutto nell’animazione dei ragazzini (es. mani, espressioni del volto), ho intravisto qualcosa dei Minions (e non è una critica).
Mi pare che, in occasione della sua uscita in Italia, questo film non abbia solleticato in maniera particolare il pubblico. Credo che Capitan Mutanda meriti proprio una visione, perché -oltre a divertire grazie al ritmo indiavolato del racconto- con le sue invenzioni grafiche che mi hanno ricordato la serie tv Lo straordinario mondo di Gumball mischia più tecniche, digitali e (forse) tradizionali ed è davvero una continua sorpresa.
