Un passo indietro per Rak / 6 Dicembre 2021 in Yaya e Lennie - The Walking Liberty

Alla Mad entertainment e ad Alessandro Rak si può solo volere bene, perché sono gli unici che cercano di fare film di animazione di un certo livello in Italia e perché sia L’arte della Felicità sia Gatta Cenerentola sono molto belli. Detto questo, purtroppo quest’ultimo lavoro non è al livello dei precedenti.
È proprio difficile entrare nella storia, stare coi personaggi. Il film fa di tutto per non aiutare gli spettatori. Anche nei pochissimi momenti in cui, nonostante una narrazione confusa, si riesce a trovare un appiglio a cui legarsi all’interno del racconto, si viene tirati subito fuori, dalla voce fuori campo di Lina Sastri, da un doppiaggio non sempre centrato o da una bulimia visiva a tratti respingente.
Quest’ultimo punto, in particolare, fa capire come questo sia certamente il film più ambizioso di Rak – e l’ambizione, al cinema, è sempre una cosa positiva, per quanto mi riguarda – che, però, sembra non sia ancora gestita bene da Rak e dal suo team.
In tutto questo, anche la storia di ribellione che il film cerca di raccontare – argomento tanto banale quanto potenzialmente potente, se si trova la chiave giusta – non riesce mai ad avere la forza che desidererebbe.

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