Verso il sole
/ 19967.215 votiUn giovane nativo americano, Brandon Monroe, detto Blue, malato terminale di cancro a cui rimane più o meno un mese di vita, decide di evadere dalla prigione in cui è rinchiuso prendendo in ostaggio il dottore che lo sta curando, Michael Reynolds. Insieme a quest'ultimo, Brandon intende attraversare lo Utah e l'Arizona per raggiungere un lago sacro situato nelle montagne del Colorado.
schizoidman ha scritto questa trama
Titolo Originale: The Sunchaser
Attori principali: Woody Harrelson, Talisa Soto, Anne Bancroft, Jon Seda, Alexandra Tydings, Andrea Roth, Matt Mulhern, Richard Bauer, Victor Aaron, Lawrence Pressman, Michael O'Neill, Harry Carey, Jr., Carmen Dell'Orefice, Bob Minor, Sal Landi, Harper Roisman, Kelly Perine, Andy Berman, John Christian Graas, Christopher Masterson, Antwon Tanner, Brett Harrelson, Robert Downey Sr., Brooke Ashley, Robert 'Bobby Z' Zajonc, Mickey Jones, Kirsten Getchell, Emil Alexander, Pam Morton, Linda M. Duenas, Tony Epper, Gregory Scott Cummins, Douglas B. Hall, Dan B. Pastre, Elaine Kagan, Jeri Arredondo, Brian Bossetta, Cynthia Allison, Carolyn Tomlin, Brian K. Francis, Alan Keller, Zoe Trilling, Betty Carvalho, Matthew Abe, Eugene Boggs, Philip Zachary, David Green, Askia Won-Ling Jacob, Mostra tutti
Regia: Michael Cimino
Sceneggiatura/Autore: Charles Leavitt
Colonna sonora: Maurice Jarre
Fotografia: Douglas Milsome
Costumi: Christine Peters
Produttore: Michael Cimino, Judy Goldstein, Joseph S. Vecchio, Arnon Milchan, Larry Spiegel, Joseph M. Caracciolo, Michael G. Nathanson
Produzione: Usa
Genere: Drammatico
Durata: 122 minuti
Dove vedere in streaming Verso il sole
Michael Cimino, croce e delizia di Hollywood, se n’è andato pochi giorni fa. Il suo nome resta indelebile per quel capolavoro de ‘Il cacciatore’ (ma anche per quel magnifico flop intitolato ‘I cancelli del cielo’) e il resto della sua filmografia, generalmente non molto nota, mi ha destato curiosità. Questo Sunchaser è il suo ultimo lungometraggio, e in esso possiamo trovare alcuni elementi tipici del suo modo di intendere il cinema; grandiosità scenica per trame da repertorio, un cinema dei sentimenti pervaso dalla musica, sequenze magistrali alternati a frames tecnicamente imbarazzanti. Questo road movie inizia con i titoli di testa tra più kitsch che io abbia mai visto (scritte di un verde acido con caratteri da diario delle medie anni ’80), poi si apre a una trama di fuga tra storia criminale e malattia terminale, con una forte connotazione spirituale in antitesi al personaggio razionalista interpretato da un sempre bravo Woody Harrelson. Le musiche del grande Jarre qui sembrano spesso fuori misura, prendono qua e là singolarmente accenti drammatici quasi fuori sincrono con la narrazione. La fotografia naturalmente è stupenda, in un glorioso Panavision. Rimane comunque un film interessante, che per certi versi mi ha colpito e mi resterà impresso nel bene e nel male.
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