“When I try to image the impossible, I would like to return to childhood. Only children can reach the impossible…”(Nathaniel Hawthorne). / 9 Ottobre 2013 in La dolce casa degli orrori

Mi ci mancava solo la signora Totti in versione “bambina indemoniata che ha un urgente bisogno di un esorcista”, ora posso veramente dire di aver visto di tutto nella mia vita…
Uno degli ultimi lavori di Lucio Fulci(e si nota parecchio, purtroppo…), un horror dallo spunto iniziale interessante(la sequenza dell’omicidio brutale dei genitori dei bambini è da brividi), ma con troppo splatter gratuito, con una trama banale, noiosa e senza idee originali, con assurdità al limite dell’incredibile, con un filo di melodramma che ho trovato a dir poco stucchevole, con un finale che non è un finale, con una fotografia piuttosto bruttina e con effetti speciali che, oggi come oggi, fanno soltanto sorridere.
Un vero e proprio b-movie(anzi, direi più uno zeta-movie…) del genere horror che non aggiunge nulla di nuovo allo stra-abusato tema delle case stregate e dei bambini in preda a possessioni di varia natura.
A quell’epoca(stiamo parlando dell’ormai remoto 1989) venne praticamente censurato da tutte le televisioni pubbliche e private italiane perché ritenuto troppo violento…al giorno d’oggi la cosa non può che farci sorridere…
L’interpretazione di tutti gli attori(ovviamente esclusi la piccola Blasi e l’attore che interpreta il fratellino) è quanto di più imbarazzante abbia mai visto in vita mia.
Ottime invece le musiche elettroniche di Vince Tempera(autore di alcune delle sigle più belle dei cartoni animati anni’70-’80).

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