Kirikù e la strega Karabà
/ 19987.3205 votiKirikù nasce in un villaggio dell’Africa occidentale oppresso dalla perfida strega Karabà, che, secondo quanto si dice, ha prosciugato la principale sorgente d’acqua, fonte di vita e lavoro per la popolazione, ha imprigionato e mangiato gli uomini del villaggio, compreso il padre di Kirikù, pretende dalle donne ori e gioielli e divora chiunque tenti di opporsi al suo dominio. Il piccolo Kirikù, determinato e coraggioso, decide di affrontare la strega e il segreto della sua malvagità per spezzare il sortilegio che funesta il villaggio. Parte così per un viaggio pieno di pericoli, ostacoli e prove d’ogni tipo, per arrivare alla Montagna Proibita, al cospetto del nonno, il Saggio della Montagna, che gli rivela la verità sulla strega.
Titolo Originale: Kirikou et la sorcière
Attori principali: Doudou Gueye Thiaw, Maimouna N'Diaye, Awa Sène Sarr, Robert Liensol, William Nadylam, Sebastien Hebrant, Thilombo Lubambu, Rémi Bichet, Marie Augustine Diatta, Moustapha Diop, Isseu Niang, Selly Raby Kane, Erick Patrick Correa, Adjoua Barry, Charles Edouard Gomis Correa, Marie-Louise Shedeye Diiddi, Abdoulayé Diop Yama, Josephine Theodora M'Boup, Tabata N'Diaye, Samba Wane, Aminatha N'Diaye, François Chicaïa, N'Deyé Aïta N'Diaye, Abdou El Aziz Gueye, Boury Kandé, Assy Dieng Bâ, Michel Elias, Mostra tutti
Regia: Michel Ocelot
Sceneggiatura/Autore: Michel Ocelot, Michel Ocelot
Colonna sonora: Youssou N'Dour
Produttore: Vilnis Kalnaellis, Didier Brunner, Paul Thiltges, Jacques Vercruyssen, Violette Vercruyssen, Arlette Zylberberg
Produzione: Francia, Belgio, Lussemburgo
Genere: Azione, Animazione
Durata: 71 minuti
Dove vedere in streaming Kirikù e la strega Karabà
Quando ho visto questa animazione sono rimasta molto sorpresa perchè era di gran lunga diversa da tante altre: sagome in movimento in mezzo a colori e ambienti da sogno; la stessa narrazione lontana dai canoni più tradizionali mi sembrava che mettesse in scena un racconto atemporale e quasi metafisico…solo più tardi ho scoperto che il regista Michel Ocelot aveva tratto il film da una leggenda africana, con diversi rimandi alla sua cultura e al suo folclore, con un notevole lavoro sulle voci, sui suoni e sulle musiche, per proiettare lo spettatore davvero in una Africa che non era ancora stata ritratta in quel modo; io stessa avevo partecipato a un incontro con amici che erano stati in Mali tra la popolazione dei Dogon e avevo visto come le donne del villaggio si alzassero molto presto per pestare il miglio…come anche i medici occidentali si rivolgessero allo sciamano per accogliere la sua sapienza e rapportarsi a loro meglio nella cura…tutto questo e altro ancora l’ho sentito e visto in Kiriku; anche il finale della liberazione della strega dalla spina che le arrecava dolore e cattiveria: e quindi di come l’innocenza e la curiosità di un bambino che vuole sempre sapere il perchè di tutto, e vuole conoscere la verità più reale e concreta del mondo, ci insegna a non accontentarci delle apparenze di un significato più complesso, da conquistare con più forza e determinazione.
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