BENVENUTA NEGLI ‘ANTA / 2 Febbraio 2022 in La stagione della strega

Il terzo film di Romero è un interessante pastrocchio filmico.

Nel 1973 il regista di Pittsburgh tentò di reinventarsi abbandonando il genere che l’aveva reso celebre nel mondo, e per farlo optò per una storia thriller femminista a tinte occulte. Peccato che nulla sia andato come doveva andare. Budget dimezzato, sceneggiatore che molla a metà riprese, metri di pellicola persi per sempre, distributore che tenta di spacciarlo per un soft porno ribattezzandolo “Le mogli affamate!”.
In pratica la giornata tipo di un cineasta indipendente come Romero.

Il film avrebbe pure cose da dire ma il risultato è grezzo, con enormi problemi di ritmo dettati anche dal materiale perduto. La recitazione rasenta appena il professionismo, mentre il sonoro tende al molesto. D’interessante c’è la sequenza d’apertura, pura avanguardia artistica. Ci sono diverse scene oniriche ma nessuna interessante come la prima.

Lo stesso Romero, insoddisfatto del risultato, espresse la volontà di produrre prima o poi un remake. Evidentemente considerava la tematica troppo preziosa per rimanere lettera morta.

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