All Quiet on the Western Front / 14 Ottobre 2016 in All'ovest niente di nuovo

Uno dei primi grandi film antimilitaristi della storia del cinema, a pochi anni dal passaggio al sonoro, è tratto dal romanzo autobiografico di Erich Maria Remarque Niente di nuovo sul fronte occidentale, uscito un anno prima, a poco più di dieci anni dalla fine della prima guerra mondiale.
Una produzione americana che racconta la storia degli ex nemici tedeschi, ma soprattutto l’assurdità di una guerra che causò diversi milioni di morti.
Le scene degli assalti alla trincea sono dirette benissimo da Milestone, con alcune efficaci carrellate che danno l’idea dell’immane massacro che si compiva ogni volta che veniva ordinato uno di quegli assurdi attacchi.
Il realismo della pellicola è elevatissimo, sia per la vicinanza temporale ai fatti narrati, sia per l’assenza di inutili orpelli narrativi o stilistici.
Il film ha quasi novant’anni di età (è stato il terzo Oscar come miglior film dall’istituzione del premio) ma non è invecchiato per niente e rimane uno dei più belli girati sulla Grande Guerra.

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