Acciaio

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Acciaio

Storia di Anna e Francesca, due bellissime amiche adolescenti e delle loro famigle nella triste perifieria di Piombino, dove l'economia sembra girare unicamente attorno ad una grande fabbrica di acciao ed il futuro non riserva alcuna prospettiva per le nuove generazioni.
Anonimo ha scritto questa trama

Titolo Originale: Acciaio
Attori principali: Michele Riondino, Vittoria Puccini, Anna Bellezza, Matilde Giannini, Luca Guastini, Francesco Turbanti

Regia: Stefano Mordini
Sceneggiatura/Autore: Silvia Avallone, Giulia Calenda, Stefano Mordini
Fotografia: Marco Onorato
Costumi: Ursula Patzak
Produzione: Italia
Genere: Drammatico
Durata: 95 minuti

Dove vedere in streaming Acciaio

Buon il ritmo la recitazione lascia desiderare / 20 Febbraio 2014 in Acciaio

Che altro aggiungere … gli attori non sempre sono all’altezza della sceneggiatura, tranne le due protagoniste !

15 Ottobre 2013 in Acciaio

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Acciaio. Film: 6 1/2.
Voto drastico perché drasticamente mi ha deluso.
Mi ero fatta molte aspettative, senza aver letto neanche il libro, ma semplicemente avendo visto il trailer. Invece vengono lanciati dei temi, degli spunti, molte idee vengono buttate lì senza cura, tantomento portate avanti. La morte di Alessio era scontata già da metà film: un personaggio tanto positivo non poteva avere vita lunga in un contesto talmente immobile e distruttivo. Non c’è speranza, non si vede neanche l’ombra di un cambiamento, l’evoluzione del personaggio è nulla, e tutti vivono nella stessa stasi di cui gode l’azienda d’acciaieria.
Tutto cambia ma in fin dei conti nulla cambia, un po’ da Gattopardo, insomma.
Nota positiva: penso (e spero) che il romanzo possa offrire al lettore molto più del film, perché ho avuto l’impressione che molte scene celassero un monologo interiore di cui solo la lettura permette la decifrazione.

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anche 5,5 / 20 Novembre 2012 in Acciaio

Sono un pochino interdetta. Mordini avrebbe a disposizione tutta Piombino per invadere lo schermo con la presenza della fabbrica, ma in fondo sceglie che questa sia solo il teatro, o poco più, della sottotraccia ambientata fra operai e quadri anche se uno dei sensi del racconto è che c’è un paese, migliaia di vite e prospettive avvitati a quell’economia che certo è molto presente. Forse è il fatto che tutto il film si divide senza amalgamarsi molto fra questa città che ruota attorno ad una unica possibilità di vita e le due protagoniste che vogliono venirne via. Mordini si serve di una fotografia sgranata per rendere poco nitida la storia tutta, come in effetti è giusto che sia, quella delle adolescenti che, fra privazioni e violenze, stringono un legame fortissimo lungo una strada fuori dalla ovvia normalità che comunque hanno ben presente; quella dei lavoratori dell’acciaieria senza molte prospettive tranne il non essere mai molto lucidi per affrontare i turni e il nulla che il paese offre loro.
E’ solo che l’insieme della vita snocciolata con lentezza esasperante avrebbe dovuto avere, a mio parere, una maggiore brillantezza nell’essere ripresa, ossia un marcato stile visivo, anche perché molti tagli di montaggio, molte scene le puoi anticipare facilmente (lui e lei, lo sfondo della Lucchini, finalmente sono soli, piano lungo che li inquadra, lui si avvicina e ci puoi scommettere che staccherà con un piano medio per il bacio, ecco che lo fa). I protagonisti sono tutti davvero bravi, brave le ragazze, bravo Riondino, brava pure per quei pochi minuti la Puccini. In generale tutti sono raffigurati con un tratto di effimero a contrasto con la solida pesantezza dell’acciaieria, ma per l’appunto manca una regia personale a fronte di una sceneggiatura che precede molto silenzio e pochi dialoghi saturi di significato, in questa maniera anche questi ultimi rimangono sospesi.
Di apprezzabile c’è questa indeterminatezza che rispecchia, non so quanto volutamente, questo periodo storico preso fra l’instabilità lavorativa e la conseguente impossibilità per molti di progettare a lungo termine.

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