GLOW

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serie tvGLOW

Los Angeles, 1985. Ruth è una giovane aspirante attrice. Provini su provini non le hanno ancora assicurato la notorietà e, ormai senza un soldo, accetta di partecipare a un casting molto particolare. Un regista male in arnese, Sam Sylvia, sta reclutando una squadra di donne per fargli indossare tute stravaganti, insegnargli i trucchi del catch, portarle su un ring e dare vita al programma televisivo GLOW, ovvero Glorious Ladies of Wrestling.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: GLOW
STAGIONI/EPISODI: 3 Stagioni , 30 episodi, conclusa
Durata episodi: 35 min., 30 min.
Attori principali: Alison Brie, Betty Gilpin, Marc Maron, Sydelle Noel, Britney Young, Christopher Lowell, Britt Baron, Kate Nash, Gayle Rankin, Shakira Barrera, Kia Stevens, Jackie Tohn, Ellen Wong, Sunita Mani, Kimmy Gatewood, Rebekka Johnson, Marianna Palka, Rich Sommer
Creata da: Liz Flahive, Carly Mensch
Colonna sonora: Craig Wedren
Fotografia: Chris Teague
Produttore: Mark A. Burley, Carly Mensch, Jenji Kohan, Tara Herrmann, Liz Flahive
Produzione: Usa
Genere: Comedy
Network: Netflix

Dove vedere in streaming GLOW

Grandiso / 15 Gennaio 2019 in GLOW

Serie Tv grandiosa, spero esca la terza stagione perchè la attendo ocn ansia, trovo che la storia sia molto originale, anni 80 ben rivisitati, fotografia eccellente e attori bravissimi, musica azzeccata scenografia e costumi ottimi, La consiglio a tutti. La storia del wrestling femminile negli anni 80!

Divertente e originale / 6 Settembre 2018 in GLOW

Prima stagione
Sono capitombolata su GLOW in maniera quasi casuale: 10 episodi a stagione, circa 30 minuti a episodio, tema originale… Ok, ci sto.
Beh, mi sono divertita un sacco e ho visto la prima stagione in pochi giorni.

Al di là della cornice 80’s ben sfruttata nei costumi e nel trucco/parrucco, con un uso azzeccato e calibrato (oso dire “naturale”) degli outfit pacchiani dell’epoca, ho apprezzato molto la caratterizzazione dei personaggi (pur stereotipata, questa scelta mi è sembrata pienamente in linea sia con lo spirito delle serie tv del tempo che con lo show che le protagoniste devono interpretare sul ring).
La serie è zeppa di citazioni alla cultura cinetelevisiva dell’epoca, ma tutto funziona bene, senza inutili didascalismi e carichi a coppe.
Non sono un’amante del wrestling (il catch!), ma l’argomento scelto per il soggetto di questa serie tv Netflix è solo un pretesto per raccontare storie: il filo conduttore è il riscatto femminile e, secondo me, il tema viene affrontato in maniera semiseria con buoni risultati e un ottimo ritmo narrativo, niente tempi morti, le vicende si srotolano a velocità turbo, con qualche interessante colpo di scena.

Ho conosciuto artisticamente Alison Brie (Ruth/Zoya) grazie a Mad Men, ma, a parte il peso narrativo (relativo) del suo personaggio rigidino, guardando la serie di Weiner non le avevo mai rivolto molta attenzione. Qui, invece, mi è piaciuta molto: è buffa, forte, fragile, empatica, eccessiva, per me è uno dei punti di forza dello show. Il suo personaggio è una specie di Jennifer Beals/Alex di Flashdance con un sacco di problemi in più.
Mi ha divertito anche lo sconosciuto (per me, ovviamente) Marc Maron, nel ruolo dello stazzonato e disincantato regista Sam.
Buona anche la colonna sonora, ovviamente a tema, ma, per fortuna, non sovrabbondante e con qualche piacevole disfasia (la serie è ambientata nell’85, ma, per esempio, The Look dei Roxette è del 1988: io -ehm- c’ero).

Guarderò sicuramente anche la seconda stagione, già disponibile su Netflix da qualche mese.

Voto prima stagione: 7 stelline e mezza

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