Dietro le quinte dello showbiz francese / 9 Dicembre 2022 in Chiami il mio agente!

Prime due stagioni
Chiami il mio agente! è una divertente serie tv dramedy ambientata nel mondo dello spettacolo francese che, con la complicità di grandi star di Francia, praticamente tutte note anche in Italia, racconta una versione del dietro le quinte dello showbiz.

Un po’ come accade con Boris (e in tutti gli esempi di metacinetelevisione), Chiami il mio agente! (Dix pour cent) mostra gli sconosciuti meccanismi dell’ambiente artistico, con attori, sceneggiatori, produttori e registi più che mai umani e difettosi.

Lo schema di ogni episodio è più o meno lo stesso e questo, forse, è il limite maggiore della serie: artista con qualche problema da risolvere —> il suo agente (o l’intera agenzia) deve risolverlo entro la fine della puntata.
Sulla trama autoconclusiva, si innestano le vicende dei vari agenti, che si srotolano più o meno tutte lungo l’intero arco narrativo della serie.

Il cast artistico è ben assortito e, al suo interno, fra i volti fissi della serie, spiccano le più note Camille Cottin (Andréa; oltre a provare una forte simpatia per il personaggio, adoro il suo modo di vestire!) e Laure Calamy (Noémie).
In ogni episodio, poi, compaiono artisti famosi che si prestano con molta ironia a interpretare una possibile versione di se stessi.
Per esempio, finora, Fabrice Luchini, Audrey Fleurot, Isabelle Adjani, Christopher Lambert, Nathalie Baye, Cécile de France, Juliette Binoche…

Nel 2023, su Sky, dovrebbe debuttare Chiami il mio agente! – Italia: spero che la serie italiana abbia la stessa originalità, la sottile cattiveria e l’apparente scarso timore di accondiscendere a star e/o pubblico. So che, fra gli attori seguiti dall’agenzia, ci saranno Favino, Accorsi, la Cortellesi e Matilda De Angelis. Vedremo.
Intanto, proseguirò con le altre stagioni della serie originale.

Voto prime due stagioni: 8 stelline.

Terza e quarta stagione
[Aggiornamento del 7 gennaio 2023]
Confermo tutto: serie tv di alta qualità, con un uso brillante e funzionale della metanarrazione, attori e guest star in gran forma.
Benché puntualmente uguale a se stesso, lo schema narrativo non subisce mai flessioni e dà vita a situazioni sempre interessanti.
Andréa, Gabriel, Camille, Hervé & C. mi mancano già, anche per via di un finale aperto, propositivo, ma abbastanza malinconico.

Voto finale: 8 stelline.

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