L’arrivo dell’andropausa genera mostri / 1 Aprile 2019 in Adrian

Questa è la storia di uno di noi nato per caso nella via Gluck, ha avuto un successo enorme come cantante (anche meritato) e spesso si è buttato nella settima arte (capolavori come Geppo il folle o Yuppidu) paragonandosi spesso a Cristo. L’ego smisurato di Celentano, alimentato dalla moglie zerbino (lui la tradisce per la Muti e lei risponde con un flebile “non succederà più” ) non può fermarsi, così straborda in programmi televisi stra acclamati da critica e pubblico, dove, si autoproclama re degli ignoranti ,dove, più che monologhi beve acqua e fa pausa lunghissime,tutte riflessive.
Tutti a chiedersi chissà cosa penserà, (probabilmente a come sia bello e affascinante mentre la mette nel c**o a tutt’Italia) guardando ammaliati questo moderno pifferaio.
Poi Celentano invecchia ma gli italiani continuano ad amarlo e, non si scandalizzano quando intervista Bowie chiedendogli cose sulla pace nel mondo come fosse una miss’Italia qualunque.
Poi continua con le sue sparate assurde ai vari Sanremo per battaglie stupide come quella contro l’Avvenire e Famiglia cristiana ed è qui che qualcosa comincia a scricchiolare…
Il pubblico per la prima volta si indigna, non gli crede più, lo prende in giro (io mai Adriano ti amo) e così si apre la strada per Adrian.
Parte già male, progetto travagliato, persone che abbandonano, cause milionarie, sky dopo questa esperienza dice che non produrrà mai più una serie d’animazione (teeenkiù Adriano) tutto perchè si deve fare come vuole il nostro vate Adriano, ormai schiacciato dalla sua andropausa e dalla sua paura di morire.
Così decide di rendersi immortale con l’animazione, un supereroe senza difetti perfetto che combatte questo mondo.
Adriano non è stato mai rivoluzionario, nemmeno nel 68 ma decide di dipingersi così ad 80 anni perchè i soldi ce l’ha e fa come gli pare.
E lui si occupa di tutto nella serie scrive pure la bibbia di questa cosa (non sono di cosa sto parando c’era scritto nei titoli di testa) cura la sceneggiatura, ufficialmente insieme a Baricco e gli alunni della Holden (ragazzi se pagate così tanto e vi insegnano a scrivere così fate prima ad uccidervi), musiche di un annoiato Piovani, disegni di Milo Manara che si dissocia, animazioni dello studio Sek nord coreano…
tutti elementi che ne fanno un capolavoro!
Già il fatto che una serie contro i totalitarismi sia fatta da uno studio nord coreano è stupendo, in più è costata una cosa come 29 milioni di euro ed è stata sospesa perchè aveva pochi ascolti.
Stupido pubblico beota che non capisce il messaggio profondo di Adriano cantato in i want to know (basta fare le case piccole). Puntata dopo puntata il nostro protagonista ha un diverso alterego, da zorro tanghero al gobbo di notredame (Darian), all’orologiaio ecc
Sempre perfetto, sempre eroe, sempre risvegliatore delle menti dormienti.
In questa serie ci sono stupri, violenza SESssso, tutti elementi che di solito adoro e quindi pure qua. La trama potrebbe risultare troppo complessa perchè Adriano è una mente superiore, e non è colpa vostra se non capite la critica sociale di mettere un grattacielo chiamato mafia international a Napoli (mettilo a palermo dico!) e il capo chiamarlo Ndragenstain (Cammorastain è cacofonico).
Ed è giusto stereotipizzare le minoranze, accusare le donne se vengono aggredite ecc perchè tutto questo è critica la nostra società.
O forse è solo la visione di un vecchio, che ha visto cambiare il mondo troppo velocemente, e non riesce ad accettarlo, aggrappandosi a un passato lontano, che nemmeno lui ha conosciuto. Un passato bucolico a cui tornare e futuro cyberpunk da cui scappare, deliri di una forte andropausa, e il disperato bisogno di rifugiarsi in passato mitico, quando lui era bello forte, amato e renderlo migliore, come ogni volte che rileggiamo in nostri ricordi.
Questo è Adrian il tentanto bisogno di eterna giovinezza, che la si può ottenere solo diventando Mito, questo è quello che vorrebbe Celentano diventare un moderno Achille, anzi Gesù Cristo, liberarci dai nostri mali moderni e vivere per sempre. Invece ha fatto come Lucifero ed è stato punito per la sua tracotanza, che te lo devo dire io che se voli troppo vicino al sole le ali si sciolgono?
E così puntando troppo in alto senza averne le reali capacità, il suo stesso prodotto è collassato su se stesso e risulta un enorme fellatio che Adriano stesso si fa (moderno D’Annunzio), troppo indulgente, troppo pretenzioso, troppo brutto.

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