Old Enough!

Su Netflix, sono disponibili alcuni episodi di questa longeva serie tv giapponese caratterizzata da un format semplicissimo: seguire le avventure di un bambino in età prescolare alle prese con la sua prima commissione da svolgere da solo, fuori casa.
Il risultato è un reality che riformula il concetto di candid camera/occhio segreto, affidando l’elemento “comico” al “fattore tenerezza” implicito nei bambini e nel loro modo di rapportarsi alle situazioni.

Le storie sono ambientate in piccoli villaggi o in quartieri di città di piccole/medie dimensioni (mi pare che solo un episodio tra quelli disponibili in Italia sia stato girato a Tokyo), dislocate in tutto il Giappone.

Agli occhi di una gaijin come me, ciò che emerge da Old Enough! è l’immagine confortante di una società di impianto rurale coesa e solidale, in cui il senso di comunità è molto forte (tutti gli adulti sono solleciti e partecipi delle piccole avventure dei bambini, a prescindere dal fatto che siano consapevoli o meno della presenza delle telecamere del programma).
Poi, per quel che mi riguarda a livello assolutamente personale, trovo elettrizzante quello che per me è l’esotismo nipponico espresso da peculiari abitudini gastronomiche, tipologie merceologiche, abiti e calzature, rapporti fisici interpersonali.

Gli episodi, che spaziano dalla seconda metà degli anni Duemila ai giorni nostri, hanno una durata che va dai 10 ai 20 minuti.
Insomma, qualora ce ne fosse bisogno, è una soluzione televisiva perfetta per (ri)trovare il sorriso praticamente all’istante, con poco dispendio di tempo.