Risposte nei forum create
- AutorePost
- 2 Gennaio 2015 alle 22:52 #50797SgannixPartecipante
Pranzo di Ferragosto anche per me.
2 Gennaio 2015 alle 21:33 #50773SgannixPartecipanteIo voto Fur!
31 Dicembre 2014 alle 15:15 #50780SgannixPartecipanteFilm che non mi disse molto la prima volta che lo vidi, e che non mi ha detto quasi nulla a questa seconda visione. Nell’aspetto formale è perfetto o quasi, la regia di Sorrentino è come al solito ricercata, tanto che sembra più una masturbazione fine a sé stessa più che atta a valorizzare la trama. Trama che sinceramente (e lo estenderei a molti film di Sorrentino) non ha un granché da dire, con dialoghi abbastanza irreali e con sparate filosofiche di bassissimo livello, affidate perlopiù al personaggio di Servillo. Ecco, Servillo è forse l’aspetto migliore del film, ma credo sia difficile strappargli una brutta performance.
Sorrentino non mi fa impazzire, direi che lo si evince facilmente.@sakurarosencreutz : Per quel che mi riguarda il più grande scoglio con questo film è proprio il mancato coinvolgimento, che credo coincida con le tue perplessità dal punto di vista “mentale”, quindi condivido l’amaro in bocca.
29 Dicembre 2014 alle 21:27 #50784SgannixPartecipanteFinalmente sono riuscito a riguardarlo, fantastico.
Il modo in cui Jarmusch riesce a glorificare il banale e il quotidiano senza annoiare è eccezionale. Intere sequenze che sembrano pescate a caso dalla vita di tutti i giorni, e che per questo potrebbero risultare noiose, diventano estremamente godibli anche grazie alla presenza di un umorismo di fondo respirabile per tutto il film, che “esplode” in un finale tanto surreale quanto buffo.
Ho adorato lo stile, il bianco e nero povero, i brevi piani sequenza interrotti bruscamente, e soprattutto i tipici personaggi Jarmuschiani, tendenti all’apatia, che paiono lasciarsi trasportare costantemente dalla vita senza curarsene.
Niente da fare, Jarmusch è uno di quei registi che riesce a raccontare un sacco di cose anche se di fatto racconta poco o niente.23 Dicembre 2014 alle 09:02 #50767SgannixPartecipanteBlow-Up – Michelangelo Antonioni (1966)
Pecker – John Waters (1998)18 Dicembre 2014 alle 19:26 #50763SgannixPartecipanteAmbizione per me.
15 Dicembre 2014 alle 08:25 #50792SgannixPartecipanteA ciascuno il suo – Elio Petri (1967)
Che ora è? – Ettore Scola (1989)Entrambi disponibli su cineblog e torrent, quello di Petri è anche su youtube.
11 Dicembre 2014 alle 23:54 #50740SgannixPartecipante@ehrandir: oddio, a costo di semplificare le cose, direi che ammazzare un cane può essere considerata una reazione realmente sbagliata. No?
10 Dicembre 2014 alle 19:10 #50751SgannixPartecipanteVai con “Cane di paglia”
10 Dicembre 2014 alle 18:46 #50758SgannixPartecipanteIo come tema propongo “la fotografia”.
9 Dicembre 2014 alle 18:05 #50731SgannixPartecipante@icarus: A suo tempo lessi su internet che molti citavano “Il dubbio” in relazione a questo film, però non l’ho ancora visto.
9 Dicembre 2014 alle 13:02 #50727SgannixPartecipanteA me è piaciuto parecchio, innanzitutto perché quando la gente parla di pedofilia e/o pedofili sembra perdere completamente il lume della ragione, diventano tutti delle bestie assetate di sangue, anche quando la colpevolezza è incerta. Ai pedofili o ai presunti tali spetta una considerazione ancora più infima di quella riservata agli assassini, cosa che trovo contemporaneamente strana e interessante e che nel caso del film in questione permette di capire quale inferno il protagonista sia portato a vivere. Detto questo è chiaro che il film analizzi perfettamente l’insinuarsi di un dubbio all’interno di una comunità e il conseguente distruggersi dei rapporti umani, magari con poca originalità (personalmente non ricordo film simili, ma sicuramente è una mia mancanza), ma comunque riuscendo a rimanere impresso.
Parlando del finale con amici, qualche tempo fa, erano venute fuori considerazioni interessanti. Qualcuno sosteneva che lo sparo fosse effettivamente reale, e che quindi rappresentasse la diffidenza indelebile nei confronti del protagonista. Al contrario per altri lo sparo altro non era che un’allucinazione, una manifestazione del disagio del protagonista, che dopo aver passato tutto quello che ha passato non è più in grado di tornare a vivere una vita serena.29 Novembre 2014 alle 14:12 #50744SgannixPartecipantePropongo “Stranger than paradise – Jim Jarmusch (1984)”
29 Novembre 2014 alle 14:03 #50719SgannixPartecipanteIo voto “Le lacrime amare di Petra von Kant”.
20 Novembre 2014 alle 22:04 #50685SgannixPartecipanteEvvai, stavo attendendo.
Sono praticamente d’accordo con te su tutto. Dopo la perplessità e la semi-delusione iniziale ho un po’ rivalutato il film, comunque con moderazione.
Allora, ho apprezzato il cambio di registro del film, la prima parte sembra un horror di stampo vagamente orientale (anche se è abbastanza chiaro fin da subito che il “mostro” che tormenta la ragazza è frutto della sua immaginazione), mentre la seconda non saprei bene come definirla, cala l’adrenalina ma cresce la curiosità. Ho apprezzato anche le immagini disturbanti, specialmente tutta la parte con la donna liberata dalla protagonista, davvero suggestiva e angosciante. Il problema principale è che la storia parte da un’idea anche interessante, ma tutto si sviluppa nel finale e non offre chissà quali spunti.
Il finale per come la vedo io non ha senso. Cosa dovrebbe aver visto la ragazza nell’aldilà? O qualcosa di estremamente bello oppure qualcosa di terribile, si sarebbe portati a pensare la seconda cosa, il punto è allora perché la signora si uccide? Per andare dritta verso un aldilà terrificante? Insomma, finale d’impatto ma decisamente poco sensato. - AutorePost