Convenzionale e didascalicoFilm biografico che risulta ultra convenzionale dal punto di vista narrativo e tecnico, […]
Remake ambizioso e sprecone, ma riuscitoDei recenti remake in live action dei classici Disney che ho visto finora, Dumbo di […]
Stefania ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 1 settimana fa
Film non necessarioPer il remake con attori in carne e ossa (e un sacco di computer graphic) di La Sirenetta, […]
Stefania ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 1 settimana fa
Lunga vita a Ken LoachNiente di particolarmente nuovo, sotto il sole di Ken Loach, ma meno male che Loach esiste e che, a quasi […]
Stefania ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 2 settimane fa
Miniserie stantiaA fronte di una messinscena ricca di buoni costumi, belle location, una Miriam Leone che sembra […]
Stefania ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 3 settimane fa
Gradevole ed elegante film fuori dal tempoCinquantesimo lungometraggio di Woody Allen e primo titolo della filmografia del regista […]
Stefania ha scritto un nuovo articolo 5 mesi, 3 settimane fa
Commedia perturbantePer quanto possa aver colto la critica mossa all’ipocrisia della società maschilista, puritana e […]
Buddy dramedy, si può dire?Il dramedy/buddy movie diretto dai registi di Cena tra amici, che ripropone anche uno […]
rust cohle ha scritto un nuovo articolo 6 mesi fa
CompromessoPaola Cortellesi esordisce alla regia con un film paraculo ma allo stesso tempo estremamente […]
A proposito di meme e shitstormMentre guardavo il primo film in lingua inglese del regista norvegese Kristoffer Borgli, […]
Tocco leggero ma sensibileVisti i suoi principali elementi narrativi (emarginazione, amicizia), la storia raccontata nel film […]
rust cohle ha scritto un nuovo articolo 6 mesi, 1 settimana fa
Un po' sui generisL’ultimo lavoro di Fincher è la riprova che tecnicamente i suoi film sono quasi imbattibili, […]
Stefania ha scritto un nuovo articolo 6 mesi, 1 settimana fa
Il mondo primaNon sono mai stata una fan di Maccio Capatonda (qui, attore protagonista, co-sceneggiatore e […]
nemmeno io sono mai stato fan di Capatonda, non mi ha mai fatto ridere. Però concordo che il film è azzeccato , ben fatto e con un paio di spunti davvero originali (come la parte di Stefano Lavori e l’idea simpatica del motivare il non-progresso dopo che il millennium bug aveva causato caos e disordini ovunque)
rust cohle ha scritto un nuovo articolo 6 mesi, 2 settimane fa
Stefania ha scritto un nuovo articolo 6 mesi, 2 settimane fa
Rappresentazione di una radicalizzazioneCredo (sottolineo, credo) che, dietro la metafora dell’astensione progressiva dal consumo […]
Stefania ha scritto un nuovo articolo 6 mesi, 3 settimane fa
Tra drammi reali e sogni concitatiAnche se il tema (autobiografico) dell’autore in crisi e la messinscena di un […]
Thriller psicologico molto equilibrato ed efficaceIl film della Triet, Palma d’Oro a Cannes 2023, è costruito in modo […]
I maestri senza alunniSemplice metafora sulle condizioni culturali dell’Iran contemporaneo, dove la scuola non esiste e i […]
Un Westen italiano 1970Prima prova di ottima regia per E. B. Clucher, pseudonimo di Enzo Barboni, conosciuto […]
Stefania ha scritto un nuovo articolo 7 mesi, 1 settimana fa
Eleganza che stende i tappetiTolte alcune lungaggini narrative (che, però, curiosamente, non pesano troppo sul ritmo […]
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Hai ragione, chiedo venia per non aver precisato.
La questione dei lividi, del non mostrare i segni della violenza, penso sia voluta e ben ragionata. A volte nessuno si accorge di come stai, di quello che stai passando, di quello che sei costretto a subire, di quello che ti viene inflitto ogni giorno. Perché tutto sommato è normale, un marito può picchiare la moglie, i figli possono non reagire a quella violenza perché l’hanno fatta propria, i vicini possono sentire le botte dal viale di casa, ma non intervengono, aspettano passi e sperano tu sia viva, e poi si rapporteranno a te come nulla fosse successo. Nessuno vede anche quello che gli accade sotto il naso. Lividi o meno. I suoi lividi sono invisibili a tutti, che li abbia o no. Ogni tanto qualcuno ha uno sguardo illuminato e scopre i tuoi lividi sul braccio, ma gli altri non li vedono non perché non ci siano o siano ben coperti, ma perché è più facile andare avanti senza chiedere, senza esporsi, senza dover intervenire. Io i lividi della Cortellesi li ho immaginati tutto il tempo ovunque, c’erano. E non volerli mostrare è un po’ specchio dell’atteggiamento di Delia. Lei sta bene, lei va avanti, lei sopporta, stai tranquilla a mamma, ho risolto io, non esiste alcun problema, stai tranquilla, ci penso io, stai tranquilla, ora metto tutto a posto e torna come prima. Lei nasconde e va avanti per alleggerire i figli da un dolore. Li condanna comunque al dolore di vedere una madre distrutta e annullata, ma li protegge da una forma di violenza che lei ormai sente come una condanna sulle spalle che può reggere. E non vuole che la figlia debba normalizzare quello che lei ha reso quotidiano. Da qui forse l’idea di nascondere al pubblico un contenuto esplicito che è scontato ci sia. Perciò chi non vuole ignorarlo lo vedrà in ogni caso
De gustibus, anche la m**da piace alle mosche
Sia chiaro, per me questo film non è immondizia, è solo sopravvalutato, tutto qua.