The Social Dilemma

Interessante questo docu-film, ti fa capire benissimo cosa c’è dietro i colossi come Facebook, Twitter ecc. E ora ho la conferma dei miei dubbi tutto quello che vedo e che al 90% mi piace e perché ormai conoscono i miei gusti e cercano sempre di più di indirizzarmi su più post che mi piacciono che il conrtrario. Spero venga visto da molti genitori di adolescenti e messo nelle scuole, magari la gente farà spallucce, ma magari ci saranno più persone consapevoli, e altri che chiuderanno dei social o li useranno molto meno.

Gli argomenti proposti dal docufilm Netflix The Social Dilemma sono di pressante attualità e indubbio interesse: come e quanto i social influenzano la nostra vita? Scelte (da quelle di tipo commerciale, fino a quelle civili e politiche), hobby, emozioni, ecc. Non c’è ambito dell’esistenza umana che i social non possano controllare (e, con ciò, intendo sia monitorare che indirizzare), più o meno subdolamente.
Il valore principale di questo documentario sta nel fatto che richiede allo spettatore di dedicare un lasso di tempo preciso a una riflessione dedicata a un fattore semplice quanto, spesso, ignorato: la consapevolezza.
Usare il web richiede un alto grado di consapevolezza. Ogni azione (o inazione) in Rete, compreso l’apparentemente innocuo “like” su Facebook e, all’eccesso, il tempo trascorso a guardare/leggere un contenuto, corrisponde a una reazione. Punto. Non c’è molto altro da dire.
Ma i pregi del prodotto si fermano qui.

The Social Dilemma è un documentario banale nell’esposizione e nell’uso dei contributi documentari (interviste, materiale d’archivio). Gli inserti di fiction non aggiungono nulla alla narrazione.