Dimensione terrore

Se come me siete stufi di tutti questi revival anni ’80 senz’anima, beccatevi questa preziosissima gemma nascosta. Dimensione Terrore decodifica tutto il cinema horror di quegli anni e ne compendia tutti gli eccessi e le meccaniche, e lo fa con la gioia negli occhi e nel cuore. Un miscuglio continuo di azione, horror e umorismo.

Raccontare la trama sarebbe un delitto oltre che un’impresa. Molto meglio arrivare totalmente vergini alla visione per apprezzarlo ancora di più. Vi basti sapere che è un delirio organizzato dall’inizio alla fine.

Il regista Fred Dekker è anche lo sceneggiatore di questa figata protonica. Gira tutto con una certa sicurezza e un certo gusto per le soluzioni visive. Cita e omaggia a tutto spiano, a partire dai nomi dei protagonisti. I due studenti si chiamano Chris Romero e James Carpenter Hooper. La ragazza si chiama Cynthia Cronenberg e il detective Ray Cameron. Poi c’è il sergente Raimi, l’ufficiale Craven e il detective Landis. Per non parlare della Corman University. Non so se ci siamo capiti a che livello stiamo.

Il già navigatoTom Atkins magnetizza l’attenzione col suo detective dal baffo d’acciaio che non deve chiedere mai. Un duro da finzione con la battuta sempre in bocca e dai modi sbrigativi. Scelta perfetta per il ruolo visto che all’epoca aveva già lavorato con i succitati Romero e Carpenter.
In generale tutto il cast è azzeccato e congeniale al racconto.

Effetti speciali old school fantastici, fotografia colorata e vivida, musiche sempre adatte al momento.

Per certi versi Slither di James Gunn sembra quasi un remake. Si assomigliano talmente tanto da essere accomunati anche dall’insuccesso commerciale prima di assurgere allo stato di cult. Ma se dovessi sceglierne uno questo sarebbe “Dimensione terrore” senza se e senza ma.