Horror ironico / 5 Settembre 2022 in Ma
Da anni, ormai, i film della Blumhouse stanno provando a dare una rinfrescata a vari generi cinematografici e a tutti i sottogeneri horror: in genere, il risultato è buono, talvolta sfiora perfino epifanico, per quel che mi riguarda (mi basta pensare ad alcuni degli ultimi film di Shyamalan).
Ma non ribalta l’horror al cinema e, anzi, se ne fa un po’ beffe, con molta consapevolezza.
La forza del film del retorico ma eclettico Tate Taylor sta nella sua ironia applicata ai cliché, perché, se dovessi considerare “seriamente” trama, situazioni e caratterizzazione dei personaggi, campa cavallo.