Laguna blu bianca e rossa / 25 Aprile 2015 in The Fighters - Addestramento di vita

“Laguna blu” al campo di addestramento dell’esercito francese. A prima vista è un soggetto incredibilmente cretino. Un giovane costruttore cui è appena morto il padre deve decidere che fare della sua vita, se far sopravvivere l’azienda paterna o tentare la sua strada, quale che sia. Un’occasione si presenta quando passa il camion del reclutamento per l’esercito. Lì Arnaud incontra una sua coetanea, Madeleine, che sta imparando le tecniche di sopravvivenza perché pessimista convinta dell’imminente fine della civilità umana.
Come la protagonista se lo aspettava dal campo di addestramento, anche io mi aspettavo una vera immersione nei recessi selvaggi dell’animo umano, che invece non avviene quasi mai. Quando i due si ribellano al basso livello di rischio che gli propone l’esercito, quello che affrontano è in realtà un abisso solo ormonale. Ma a parte questa delusione d’aspettativa mia, i due protagonisti si sono rivelati due ottime scelte per questi due personaggi comunque difficili da interpretare. Un po’ più confusa è invece la caratterizzazione dei due ruoli, che vorrebbe riscattare quello femminile dai canoni più usuali, ma allo stesso tempo non può lasciare che quello maschile precipiti al livello degli zerbini. Nel tira e molla, alla fine, è la ragazza a lasciarsi dominare, e in ciò i torni non contano.

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