La belle époque

Questo film è la sagra della tossicità, fra il protagonista che corrie dietro alla moglie che lo trova un cretino e non lo sopporta, a Margot che è la compagna del tipo che ha inventato la giornta a tema storico, la tratta male, lei se ne va, non lo sopporta, ma vanno a letto assieme. No ma w la tossicità. Il personaggio della moglie che lui idealizza, è orrendo. L’altro scemo del regista, persona cattiva, che usa le donne e poi è geloso perché Margot bacia il protagonista del film. Bel insengnamento ‘sto film… E’ penoso, volevo vederlo perché dal trailer sembrava divertente e interessante. Altro tempo perso. Non è nemmeno bello romanticizzare il fatto che la moglie è una arpia che gli fa del male psicologico, ma poi si scusa, e lui si intenerisce…

In questa commedia romantica di Nicolas Bedos, la fantasia è al potere.

Non mi va di dire molto altro del film, perché rovinerei il gioco dei “piani” narrativi su cui si muove (realtà dello spettatore; altra realtà dei personaggi/racconto cinematografico; surrealtà del servizio a pagamento grazie a cui il protagonista può “viaggiare nel tempo”/metaracconto teatrale e cinematografico).

Sebbene il film si basi su presupposti ed esiti “già (ampiamente) visti” e si avvalga di numerose semplificazioni e stereotipi che richiedono la piena fiducia dello spettatore, il risultato de La belle époque è brioso e divertente, perfetto per una serata rilassata sul divano.