Imogene - Le disavventure di una newyorkese

Commedia dall’ottimo potenziale (il cast, in primis) che non sfrutta le frecce al proprio arco, scivolando miseramente nella convenzione e nell’indecisione: le complesse dinamiche famigliari della protagonista annaspano alla ricerca della battuta davvero simpatica, della situazione “di colore”, del personaggio “curioso”.
Blandissima l’ennesima riproposizione delle wasp della Grande Mela che riconoscono a pelle chi non è natio di Manhattan.

Gli attori, pur bravi (la Wiig, ma anche la Bening e pure Dillon, molto ironico), nulla possono, davanti ad un plot abbastanza misero, privo di un’accurata definizione psicologica delle variegate personalità in scena.

Solo a visione ultimata mi sono accorta che i registi di Imogene sono gli stessi di Diario di una tata, altra commedia di “formazione newyorkese” che non ho affatto apprezzato.