Fast & Furious - Hobbs & Shaw

Dopo l’epico ingresso di Jason Statham nei panni di Deckard Shaw, prima come fantastico villain in “Fast & Furious 7” e poi come splendido alleato nell’ottavo capitolo della saga, si è arrivati alla realizzazione di questo strabiliante e colossale spin-off. Ed accanto all’inimitabile Jason non poteva che mancare quell’armadio di uomo (come si autodefinisce nella pellicola) di The Rock, interprete del mastodontico agente Luke Hobbs.
Sono loro due ovviamente i protagonisti di questo titanico film d’azione, che sembra essere stato prodotto apposta per me.
Luke Hobbs e Deckard Shaw sono costretti a formare un improbabilissimo duo per affrontare una minaccia di proporzioni catastrofiche (ovviamente), che coinvolge anche in prima persona la sorella minore di Shaw, nuova new entry della pellicola.
Il film è tutto ciò che un amante dell’azione più sfrenata e per la stragrande maggioranza delle volte assurda può desiderare: combattimenti che si susseguono senza respiro, effetti speciali incredibili e sequenze impossibili.
A dir poco fantastico il duello finale (sotto certi aspetti mi ha ricordato la final fight di “Arma Letale 4”) e sempre divertentissime e pungenti le battute di sfida e di scherno tra i due protagonisti.
E per rendere questo mix ancora più esagerato ci pensa un villain praticamente impossibile da sconfiggere da solo, perfino per una bestia come Hobbs: un soldato potenziato ciberneticamente con una forza sovraumana, vecchia conoscenza di Shaw.
Questo è il classico film da gustarsi e rigustarsi per chi ama divertirsi, soprattutto senza il nessunissimo sforzo di comprensione.
Già garantito il sequel.

Spin-off della serie di Fast and furious, con protagonisti Hobbs e Shaw già visti negli ultimi capitoli della serie.
Nel prologo un gruppo di agenti dell’MI6 cerca di recuperare un virus rubato, quando le cose sembrano mettersi al meglio con la tosta Hettie Shaw (Vanessa Kirby, vista nell’ultimo Mission Impossible) che sta per recuperare il virus, compare sulla scena Brixton Lore (Idris Elba) che, dotato di impianti cibernetici avanzati, uccide tutti gli altri agenti. Hettie riesce a scappare, iniettandosi il virus per evitare che cada nelle mani sbagliate.
Più tardi Luke Hobbs (Dwayne Johnson) e Deckard Shaw (Jason Statham), fratello di Hettie, vengono reclutati per cercare di recuperare il virus scomparso e arrestare Hettie che è stata accusata di tradimento. C’è solo un piccolo problema: i due non si sopportano.
Bello la presentazione iniziale splittata con i due protagonisti impegnati nella loro “routine” quotidiana con le loro differenze comportamentali; il film prosegue con un ottimo ritmo e la giusta dose di umorismo dettata dai frequenti battibecchi tra Hobbs e Shaw. Inoltre Dwayne Johnson riesce anche a portare un po’ di tradizione samoana nella vicenda; certo il film è un’americanata con azioni al limite (o anche oltre) del possibile ma è godibile e piacevole (in queste pellicole il cervello non deve restare acceso per troppo tempo).
Ottimo personaggio anche quello di Hettie, l’opposto dell’eroina indifesa che aspetta di essere salvata; lei se la cava anche piuttosto bene senza aiuto altrui.
Scene durante e dopo i titoli di coda (probabilmente me ne sono persa qualcuna dopo i titoli) che fanno presagire un possibile seguito.
Nel resto del cast da citare Eiza Gonzalez (vista in Baby Driver) nei panni della donna russa che aiuta Shaw e Hobbs con le armi, Helen Mirren è la madre degli Shaw (già  vista nei precedenti Fast And Furious), Cliff Curtis è Jonah il fratello di Luke Hobbs e infine Ryan Reynolds è Locke, “amico fraterno” di Hobbs.