Goksung sembrava fosse il thriller/horror del secolo eppure è un film abbastanza piatto, spalmato senza giustificazione su 156 minuti di pellicola. Questo è il primo film di questo acclamato regista che vedo, ma ne ha fatti solo tre (compreso Goksung), e la visione di questo non è stata per nulla così eccitante come tutti dicono, perciò mi viene il sospetto che questo regista possa essere ben sopravvalutato. Non sarebbe il primo. Comunque ritornando al film ne sono rimasto ampiamente deluso dato le aspettative che diversi sedicenti cinefili del web mi avevano istillato. In una cittadina della sud corea incominciano ad avvenire delle morti violente, cruente e perciò molto strane. Si sospetta sia un fungo, una qualche droga che induce alle persone a impazzire e a uccidere. Si incomincia a pensare a delle presenze malefiche e lì si finisce ad accusare uno straniero, un giapponese arrivato da poco in città, avvistato mangiare carcasse di animali nei boschi. Il protagonista è abbastanza irritante, con una faccia da tontolone e la goffaggine di un personaggio dei cartoni animati. Le situazioni comiche che di solito apprezzo nei film asiatici quando ben dosate e nel giusto contesto, qua fanno cadere nel ridicolo personaggi, situazioni e l’intero film. Mi dispiace ma non sono riuscito ad apprezzarle. La componente horror si basa su individui pieni di pustole che creano disgusto e gente che urla e si dimena. Molto brava la bambina nella sua parte, ma il film nel complesso non regala nulla e non lascia capire nulla. Un accozzaglia senza senso nel quale molti cinefili amano sguazzarci dentro perché cinema senza senso = cinema di qualità. Probabilmente se fosse stato americano sarebbe stato bollato come ciarlataneria di serie B.
Voto: 5½ che arrotondo a 6
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