Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri

Un film ispirato a un gioco di ruolo non è il più adatto a ispirare fiducia nello spettatore ignaro, ma questo Dungeons & Dragons sconfigge ogni aspettativa negativa, e si rivela un film più che decoroso. Si tratta finalmente di un fantasy umoristico, più Terry Pratchett che J.R.R. Tolkien; animato da una serie quasi ininterrotta di battute, sempre divertenti e mai corrive, che in certi momenti assurge a vera comicità, come nell’episodio dei morti in battaglia interrogati dai protagonisti, dove si ride davvero tanto. Buona anche la trama avventurosa, anche se non eccezionale. Cast di tutto rispetto, con uno Hugh Grant in gran forma.

La trama è esattamente quella che ci si aspetterebbe da un film di avventura americano del genere, nessuna sorpresa, molti passaggi prevedibili. In gran parte riesce a ricreare l’andamento delle avventure di D&D moderne (non quelle anni 80 che piacciono a me), con molti cliché inseriti abbastanza bene. Alcuni elementi invece non erano ben resi, ad esempio i maghi sembrava avessero le magie infinite, non c’erano i tiri per colpire, i tiri salvezza, e altri elementi che un appassionato di D&D avrebbe voluto trovare. L’ironia c’era, ma non sempre dosata uniformemente. Nel complesso comunque un discreto film di avventura che si può vedere.