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Barbie

/ 20236.5219 voti

Mi piace / 2 Maggio 2024 in Barbie

Il trailer purtroppo mi fece pensare al solito Live action che al 90% odio, quindi non volevo vederlo. Poi per fotuna mi hanno spiegato, che sarebbe stato diverso e così è stato. Davvero molto bello, se non capisci il film, e per te è scontato, banale, brutto ecc. E perché sei dentro il patriarcato. Quindi o non vedi, o ti da fastidio per questo, anche se non arrivi a capirne il vero disagio.

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Sotto la stravaganza niente / 19 Ottobre 2023 in Barbie

Qualcuno potrebbe insinuare che Barbie è quello che succede quando il product placement si allarga a occupare tutto il film, anzi quando diventa il film; ma sarebbe un’idea troppo cinica, e pure inesatta (anche se è vero che dopo l’uscita di questo film le vendite della bambola omonima sono cresciute del 25%). Barbie è tante altre cose; il problema è che sono tutte cose mediocri.

È un film sul contrasto fra mondo della fantasia e mondo reale, in cui i protagonisti si accorgono – che interessante rivelazione! – che quest’ultimo non è perfetto (oltre a non essere neanche del tutto reale: gli uffici della Marvel sono nel film altrettanto onirici di Barbieland). È la storia insipida del contrasto tra una madre e la figlia adolescente, in cui al massimo puoi apprezzare qualche minuscola frecciata anti-woke. È la storia di una grottesca (e interminabile) guerra tra i sessi, costruita interamente su stereotipi e contro-stereotipi, da cui si salva solo il discorsetto – non originalissimo però – con cui le Barbie vengono destate dall’ipnosi, e la cui morale finale sembra essere (contro le intenzioni degli autori, ne sono certo) che il patriarcato non è poi una faccenda così seria.

Insomma, l’ambientazione stravagante del film maschera un grave vuoto di idee, e a sua volta risulta monotona: quante volte nel film vediamo dei personaggi che percorrono o cercano di percorrere il tragitto che separa Barbieland dal mondo reale? Dopo Piccole donne Greta Gerwig ci dà un altro film osannato dalla critica, ma in cui riesce difficile scorgere qualcosa di positivo.

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21 Agosto 2023 in Barbie

L’interessante idea di fondo è sfruttare il mito di Barbie per unire operazione commerciale e riflessione autoriale. L’inizio è molto promettente, il film colpisce subito dal punto di vista estetico ed esibisce una serie di trovate brillanti. Ben presto però la sceneggiatura mostra tutti i suoi limiti e la trama si avvita su se stessa senza più riuscire a essere coinvolgente, la riflessione non si approfondisce ma resta superficiale, ripetitiva e assume un tono paternalistico. Alla fine, sotto la patina della didascalica critica all’ideologia patriarcale, si nasconde una piena riaffermazione dell’ideologia capitalista (che sta alla base di quella patriarcale), fino alla solita favoletta finale del “sii te stesso/a” in pieno stile hollywoodiano: nella seconda metà il film si svela per quello che è, cioè un prodotto di consumo efficace nel portare a compimento il suo vero obiettivo, vendere più prodotti. Dando ragione a coloro che sostengono che a Barbie non si possa chiedere di più.

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Sulla leggerezza e l’essere ordinari / 10 Agosto 2023 in Barbie

Quando è stata diffusa la notizia che il nuovo Barbie di Greta Gerwig stava arrivando, nessuno è rimasto indifferente.

In un modo o nell’altro, la produzione Mattel – Warner Bros ha suscitato commenti (scettici, entusiasti, curiosi) e l’attenzione di tutto il mondo occidentale.

Il cast stellare ha fatto sì che le aspettative salissero, mentre le furbe e pervasive operazioni di marketing sul franchise hanno contribuito a far arrivare la notizia del film praticamente ovunque.

E così, infine, nell’estate più calda degli ultimi anni, Barbie è arrivata nelle nostre sale, a fine luglio.

Margot Robbie, Ryan Gosling e gli altri protagonisti ci hanno regalato due ore d’intrattenimento e alcune riflessioni sul nostro modo di stare nel mondo tardocapitalista che ci costringono a non rimanere indifferenti.

Con quello che Barbie rappresenta (e no), siamo obbligati a riflettere sulla femminilità, sul corpo, sulla vita e sul rapporto tra identità e alterità.

Con quello che Ken rappresenta (e no), ci confrontiamo con i demoni del passato che ancora oggi alimenta stereotipi e differenze di genere.

Barbie, tuttavia, è molto altro.

Trascendendo il focus sul femminismo comunicato nel film, quello che l’opera propone è una contemporanea riattualizzazione della filosofia col martello condotta da Nietzsche nel suo Crepuscolo degli Idoli.

Dal 1899 al 2023, la postuma certezza del filosofo tedesco rispetto ai limiti della società contemporanea è stata confermata: apparire ed essere continuano ad essere le due colonne portanti che tracciano i sentieri di esistenze condannate ad una salute mentale costantemente compromessa.

Ed è nel tentativo di integrare questa dicotomia, rifiutando il mito del perfezionismo, che Barbie si rivela essere un film straordinariamente ordinario e apprezzabile, come il leggero messaggio che intende comunicare.

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Tutto qui? / 4 Agosto 2023 in Barbie

Com’era? Il femminismo senza lotta di classe… è solo il film di Barbie.

Un incubo tinto di rosa / 2 Agosto 2023 in Barbie

Il film m’ha fatto ridacchiare abbastanza, ma, a conti fatti, Barbie è un incubo postmoderno tinto di rosa da cui non ho visto l’ora di uscire.
Tutto è esasperato ed esasperante.

Forse, se avesse mantenuto un registro più realistico nella parte ambientata nel mondo reale, avrei apprezzato di più i contrasti e i livelli di complessità del messaggio che promuove.

Invece, presenza delle Barbie a grandezza naturale e quantità di rosa a parte, fra Barbieland e Los Angeles sembra non esserci nessuna differenza formale.
Nel mondo “reale” (dove, correttamente, vige un’impostazione patriarcale della società e il maschilismo tossico e il mansplaining regnano sovrani), gli esseri umani (di sesso biologico maschile) si muovono come marionette e ragionano come Baby Bua e gli ambienti in cui si svolgono le loro azioni sono essenzialmente tre, come in un diorama (o in un catalogo di giocattoli): sede della Mattel, scuola, spiaggia.
Dal canto suo, Barbieland è un luogo i cui abitanti seguono un pensiero unico, sono super consumisti e hanno un approccio positivo posticcio alla vita.
Questo appiattimento totale ha finito per fiaccare il mio entusiasmo.
Gli sceneggiatori (Baumbach e la Gerwig) non sono riusciti a evitare il rischio (in effetti, difficilmente evitabile) tipico dei prodotti che cercano di smontare stereotipi con altri stereotipi.
O la cosa è stata voluta?
Com’è come non è, io meh.

Margot Robbie è Barbie fatta carne, perfetta sotto ogni punto di vista (cit.).
Ryan Gosling è un autoironico bietolone, perfetto anche lui, per fare quanto richiesto.

Poi, ci sono anche trecentomiliardidimilioni di citazioni e ventordicimila guest star, il che può essere divertente, all’inizio, ma – come dicevo – dopo un po’, il troppo stroppia.

P.s.: non è un film per bambini. Per favore, non portate i bambini a vedere Barbie, a meno che non siate disposti a spiegare molte cose, prima e dopo la visione del film. Non so cosa un under 14 potrebbe capire dei 2/3 dei dialoghi, senza un supporto o un confronto costruttivo con una persona più ferrata sugli argomenti, sui giochi di parole e sui doppi sensi del film.

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29 Luglio 2023 in Barbie

È il film che sta facendo uscire di senno un po’ tutti, ho visto donne di quarant’anni andarsi a comprare la casa di Barbie(io ce l’avevo a dieci anni, me l’avevano regalata per Natale),  addirittura in America c’è stata una rissa tra madri durante la visione del film, una pellicola discutibile sotto tanti punti di vista ma che a mia modesta opinione porta a diverse riflessioni, che distrugge tutti gli stereotipi di cui la nostra società si nutre e nei quali ci identifichiamo(una bella casa e una bella macchina, un corpo perfetto, l’ultima borsetta o vestito alla moda, il fare carriera con ogni mezzo possibile), una critica a quello che viene definito femminismo ma in realtà non lo è e al patriarcato.
La prima mezz’ora è ottima(ci sono alcune scene che ho trovato molto divertenti) così come la colonna sonora(un po’ meno le scenografie, con tutto quel rosa e quel mondo plasticoso i miei occhi stavano implorando pietà).
La recitazione degli attori anche e’ ottima, molto brava e in parte Margot Robbie, molto bravo anche Ryan Gosling(una bellissima voce tra l’altro).
Onestamente mi aspettavo di peggio, un film che rappresenta per me una metafora del mondo odierno, una pellicola con parecchi difetti ma anche con qualche buon pregio.
Una visione la si può concedere, da prendere però con molta leggerezza.

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Troppo forte!!! / 26 Luglio 2023 in Barbie

Il film dell’anno, pubblicizzato come non mai, finalmente esce al cinema ed ecco la fila di ragazzine tutte in rosa impazzite per l’ingresso: stranamente durante il film almeno sono state zitte, a parte qualche grassa risata generale a delle battute davvero azzeccate… ma parliamo del film: funziona.
È quello che la gente voleva vedere, ció che si aspettava e nessuno è rimasto deluso, diciamo nemmeno io.
Mi è piaciuto come la Robbie ha interpretato un icona, le battute e le situazioni esilaranti, il mondo rosa e di plastica perfettamente ricreato. Tutto funziona: anche la trama, che sembra essere abbastanza logica.
Tutto è bello, anche le allusioni alla storia della Mattel, alle versioni di Barbie, al merchandising…
Il film tormentone dell’anno.
Eppure qualcosa stona, di poco, impercettibile: forse l’esagerata pompatura commerciale, il voler piacere per forza, o il finto girl-power di Barbie, nascosto tra le varie vicissitudini della protagonista sullo sfondo maschilista/femminista in continua evoluzione.
Non lo so… mi ha divertito, è curioso da vedere, anzi è sicuramente da vedere, ma per me finisce qui.
Una bella e azzeccata trovata commerciale ben elaborata che si merita la più che sufficienza.
Bellissima e grandiosa Margot Robbie.
7/10

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