5 Recensioni su

Autómata

/ 20145.778 voti

Il voto sarebbe un 6.5 / 30 Marzo 2016 in Autómata

Discreto film di fantascienza sulla scia di Io, robot e altri film con robot “coscienti”.
I protocolli che governano i Pilgrim 7000 sono molto simili alle leggi della robotica; Vaucan (Antonio Banderas) è un agente assicurativo che indaga su androidi difettosi e si imbatte in un robot giustiziato da un poliziotto di pattuglia (Dylan McDermott) perchè sembrava che si stesse riparando da solo.
Solita presa di coscienza dei robot, che iniziano a sembrare capaci di pensare e si ribellano agli ordini degli umani; il film è discreto e si fa seguire, anche se un pò noioso nella parte centrale nel deserto.
Nel resto del cast da citare Melanie Griffith nei panni dell’orologiaia a cui si rivolge Vaucan, Robert Forster è il mentore/amico di Vaucan.

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Prometteva bene, invece… / 27 Febbraio 2016 in Autómata

Peccato per questo film. Peccato perché, pur trattando un argomento visto e rivisto, le possibilità di fare qualcosa di più originale e coinvolgente c’erano anche. Purtroppo però il film riesce ben poco a coinvolgere, i personaggi sono tutt’altro che memorabili e si scorda il tutto in fretta. Belle se non altro le ambientazioni, tanto quelle cittadine (che ricordano quelle di Blade Runner) che quelle desertiche

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6 Marzo 2015 in Autómata

Ennesima pellicola dove le macchine pensano senza protocollo.
Decidono e vogliono avere una vita…
“Sopravvivere non è importante… vivere lo è…”
Una terra devastata dalla follia dell’uomo…
Deserti…
Assenza di vita…
Di novità?
Vediamo… Beh… non è facile trovarla.
Abbiamo la solita fobia dell’uomo: un giorno le macchine ci elimineranno?
Probabile…
Ma la cosa più particolare di tutto il film è….
Lo dico???
SIIII!
Banderas che per alimentarsi mangia una merendina tradendo il MULINO BIANCO e soprattutto la sua amata Rosita (la gallina)… AHAHAHAHAHAHAH!!!!
Noioso…
Ad maiora!

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Autòmata, la coscienza delle macchine / 25 Febbraio 2015 in Autómata

Discreto thriller fantascientifico, opera di un’inedita collaborazione tra Spagna e Stati Uniti. Un film che, a conti fatti, non aggiunge nulla sul tema (calcato e ricalcato) della coscienza delle macchine, oltre a non riuscire a spiccare per una resa particolare. Le uniche cose che fa questa pellicola sono restituire al pubblico del grande schermo Antonio Banderas (reduce dal noto “esilio” negli spot della Mulino Bianco e dalla particina in I Mercenari 3) e regalare un comparto sonoro intrigante e caratteristico.
Ma alla fin fine, rimane solo questo: un tentativo di tributare sullo schermo un racconto che prende chiaramente ispirazione dagli scritti di Asimov e dalla narrativa di stampo fantascientifico.

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27 Novembre 2014 in Autómata

i robot hanno un’anima? se si, noi siamo macchine? ovviamente si.
tra l’altro il pessimo inglese di banderas è l’ideale per ripassare la lingua.
guardatelo.

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